V.Francavilla, Magrì tuona: “Assurdo quanto sta accadendo al nostro allenatore”

Il presidente della squadra pugliese dopo l'ennesima squalifica a carico di Roberto Taurino

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17 Novembre 2021

Redazione - Autore

Il presidente della Virtus Francavilla Antonio Magrì attraverso una nota ufficiale si scaglia contro la decisione del giudice sportivo di squalificare per una giornata l’allenatore Roberto Taurino. Troppe, secondo il presidente, le giornate di squalifica per Taurino che ha già scontato 4 turni di stop.

Virtus Francavilla, Magrì: “Taurino ancora squalificato, perché?”

“Quello che sta succedendo al nostro allenatore è veramente assurdo – scrive Magrì – squalificato per due giornate durante la partita con il Palermo, si è visto prolungare di un’ulteriore giornata la squalifica in seguito al ricorso da noi presentato alla Corte Sportiva d’Appello (caso più unico che raro). Successivamente nella scorsa partita in casa con il Latina gli è stata comminata un’altra giornata di squalifica. Questo perché secondo la Procura Federale dava indicazioni alla squadra dalla tribuna pur essendo squalificato.”.  Ora, aggiunge,  “arriviamo all’assurdo di un’ulteriore giornata di squalifica oltre a 1.000 euro di ammenda perché un suo collaboratore in tribuna (non squalificato) avrebbe contattato telefonicamente un componente della panchina aggiuntiva fornendo indicazioni. Che, secondo la Procura, gli sarebbero state fornite da Taurino. A parte che per accertare tutto questo vorrei capire a quali raffinati strumenti di indagine si stia ricorrendo, credo che si stia arrivando all’assurdo ponendo a carico degli interessati e delle società delle sanzioni ingiuste e particolarmente penalizzanti.”

Magrì: “Vogliamo trasformare gli stadi in chiese?”

La denuncia di Magrì prosegue: “Nella mia funzione di Consigliere di Lega sto ricevendo decine di segnalazioni da parte di società che quest’anno si sentono particolarmente vessate da sanzioni e ammende sproporzionate derivanti da un metro di giudizio particolarmente severo – scrive – Ne abbiamo parlato anche in Consiglio direttivo con il Presidente Ghirelli ma credo che sia arrivato il momento di affrontare il problema attraverso una discussione costruttiva e risolutiva”. Le osservazioni vanno oltre le squalifiche:  “Bisogna capire se vogliamo far ritornare il pubblico negli stadi o se vogliamo trasformare gli stadi in chiese dove si deve osservare il rigoroso silenzio e punire i tifosi per frasi goliardiche che nulla hanno a che fare con l’offesa o la discriminazione. Oppure punire un allenatore che seppur squalificato non può parlare neppure in tribuna, neanche con un suo collaboratore”. Sottolinea, il numero 1 della Virtus, anche la ricaduta sulle casse societarie:  “In un momento particolarmente critico dal punto di vista economico a causa dei noti problemi pandemici, a chi giova penalizzare attraverso ammende evitabili le società che stanno facendo enormi sacrifici per andare avanti?