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Vis Pesaro, il presidente Bosco: “Menga in questo momento è sospeso ma non abbiamo intenzione di sostituirlo”

Michele Menga e il presidente Mauro Bosco - Credits: Vis Pesaro

Michele Menga e il presidente Mauro Bosco - Credits: Vis Pesaro

Il presidente della Vis Pesaro ha fatto un bilancio dell’anno appena concluso e tracciato le linee in vista del futuro.

La Vis Pesaro ha vissuto un 2024/25 da sogno. La squadra biancorossa, dopo una regular season conclusa in sesta posizione, ha anche disputato degli ottimi playoff. Si è arresa solamente al secondo turno della Fase Nazionale contro il Pescara, che attualmente è in finale negli spareggi promozione. Un’annata incredibile su cui si è espresso in maniera molto soddisfatta il presidente Mauro Bosco nella rituale conferenza di fine stagione: “Ho poco da dire, è stato fatto qualcosa di straordinario. Ho sentito dire che è stata la Vis migliore di sempre e io non posso fare che associarmi ai complimenti ricevuti. Abbiamo perso solo con il Pescara nei playoff e ora loro sono in finale. Chi ci ha seguito poco può pensare che siamo stati fortunati ma in realtà è l’esatto opposto“.

Ma la “vera vittoria” per il patron non è solo rappresentata dai risultati ottenuti: “Il vero traguardo storico – specifica – è che la squadra ha ottenuto è che la Vis è una società ambita. Oggi qui non si fa più fatica a fare calcio. Quando sono arrivato qui non si convinceva nessuno a venire e invece ora tutto è cambiato. Tutto è dipeso dalla solidità societaria, a cui quest’anno si è abbinato anche il risultato sportivo. Chiunque venga qui, anche dopo di me, avrà a disposizione la possibilità di poter scegliere i propri tesserati con molta libertà perchè ormai la Vis Pesaro è fortemente riconoscibile“.

Uno status da confermare anche in futuro, in cui le prerogative in casa Vis sono chiare: “Ora ci attende una programmazione a breve periodo, ossia come attendiamo affrontare la prossima stagione ma voglio parlare anche nel medio-lungo periodo. L’obiettivo è la sostenibilità: questo è il valore aggiunto che fa la differenza nel calcio. Sappiamo quanto è complicato iscriversi al campionato poichè non è facile realizzare un club sostenibile ma un presidente nella sua visione deve avere questo tipo di pensiero. Noi – ha aggiunto ancora sul tema – punteremo su due cose. La prima è l’indice di liquidità, che non dovrà essere superiore a 0,8, che è fondamentale per l’iscrizione al campionato e che fa parte della Riforma Zola, un cambio epocale nella storia calcistica italiana. La seconda cosa importante è il Salary Cup, altra rifortma che stiamo facendo come sistema calcio, fondamentale per tenere i conti in ordine“.

Bosco: “Siamo iscritti al prossimo campionnato, ora attendiamo risposte sullo stadio”

Sul tema futuro, Bosco non ha fatto ovviamente mancare anche un riferimento all’imminente iscrizione: “Non sono avvezzo a fare comunicati stampa, ma noi ci siamo iscritti ufficialmente al prossimo campionato. Ci siamo iscritti con lo stadio del Carpi, ad oggi siamo iscritti grazie al Carpi, ringraziamo le prefetture, il Comune e la società. Il Comune di Pesaro non sta facendo nulla per ristrutturare lo stadio. Non so nemmeno quante partite giocheremo a Carpi. Da mesi abbiamo completato i lavori del centro sportivo, ma non riusciamo a entrarci. Abbiamo risolto il problema stadio giocando a Carpi ma non so dove ci alleneremo. Il Benelli è adatto per giocare a calcio ma non è adatto per le illuminazioni. La Lega è ambiziosa, Sky ci sta dando una visibilità immane ed è normale che Sky ha bisogno di un certo tipo di illuminazione.”

Alla città – ha proseguito Bosco sull’argomento – dico che sto facendo di tutto per far crescere la Vis Pesaro, la buona volontà è stata dimostrata più e più volte, non mi fate stancare ci metto poco ad andare in un’altra città che respira di calcio, dove c’è un’intesa diversa, dove sponsor e amministrazione ci sono vicine. Con un progetto come il nostro è facile andare in altre città. Ad Ancona mi accoglierebbero a braccia aperte. Ascoli sarebbe la città giusta per un progetto del genere“.

Vis Pesaro (Credit_ Vis Pesaro) _ www.lacasadic.com
Vis Pesaro (Credit_ Vis Pesaro) _ www.lacasadic.com

“Menga ha fatto un lavoro eccezionale, non bisogna giudicare sulla base di un episodio”

Nel corso della lunga conferenza stampa, poi, Bosco ha affrontato anche il “tema caldo” in casa Vis Pesaro, ossia la posizione del ds Menga: “Per quella nota vicenda de Le Iene, è stato sospeso dall’incarico. Essere sospesi non vuol dire essere colpevoli di qualcosa. Fatta questa premessa, non spetta a me giudicare o accusare, lo abbiamo sospeso per dargli la possibilità di difendersi nelle sedi opportune e di dimostrare la totale estraneità alla vicenda e che quindi il servizio è stato montato in un certo modo ecc…Noi siamo lì ad aspettare, e capiremo quale sarà l’evolversi della cosa. Come club, non c’è la volontà di sostituire il direttore sportivo perchè innanzitutto sarebbe una cosa non corretta perchè è accusato e va tutto dimostrato e poi perchè non vanno dimenticate tutte le cose buone fatte dal DS.

“Il DS ha fatto un lavoro eccezionale ed è anche spiacevole giudicare l’operato di qualcuno per un episodio di cui non si sa nulla. Noi, come detto nel comunicato stampa, siamo completamente estranei alla vicenda. Ci possiamo anche permettere di aspettarlo perchè siamo strutturati, fortunatamente abbiamo sempre investito nelle figure e abbiamo una dirigenza folta e non siamo quella società che conta su un solo individuo, e poi perchè siamo organizzati dal punto di vista contrattuale e calciomercato, anche perchè da regolamento possiamo farlo con deleghe…. è vero che abbiamo il DS sospeso ma non siamo fermi o altro, siamo autonomi e liberi e possiamo lavorare tranquillamente“.

“Stellone è blindato, solo qualcosa di clamoroso potrebbe cambiare le carte in tavola”

Il patron poi si è esposto con una certa chiarezza anche sulla posizione di Stellone: “Con lui abbiamo quattro anni di contratto, cosa rara in Lega Pro. Abbiamo sempre saputo che Stellone e il suo staff fossero talentuosi e che avessero qualità indiscutibili e per questo l’abbiamo blindato. Non abbiamo mai fatto quattro anni di contratto a nessun mister passato per Pesaro e vi dirò di più lui ha anche una clausola rescissoria, cosa che si vede in altre categorie. Siamo stati lungimiranti anche in quello. Per me il mister è già blindato. è chiaro che il mister è centrale nel nostro progetto sapevamo già che fosse importante e ora l’ha dimostrato e abbiamo potuto apprezzare sulla nostra pelle le qualità umane, che è anche importante. La volontà di continuare è reciproca, il mister si è trovato bene e vuole rimanere. Cercheremo di trovare un accordo per trovare un accordo per blindarlo ancora di più”.

In questi giorni le parti si stanno già muovendo per rendere concreto l’accordo. “Ci siamo incontrati, ci siamo sentiti, stiamo già dialogando. è un tema da risolvere prima di passare alla squadra, ma lo stiamo già risolvendo mancano solo le ultime formalità. Faremo in modo di rendere al mister più allettante l’opportunità di rimanere a Pesaro. Se dovesse arrivare un offerta irrinunciabile dovrebbe arrivare nelle prossime settimane. C’è da limare qualche dettaglio ma il contratto già c’è. Deve capitare qualcosa di clamoroso, se dovesse capitare vireremo su altro“.

“Ripartiremo dallo zoccolo duro della squadra fatta in questi anni”

Infine nella sua conferenza Bosco ha fatto anche un riferimento alla possibile composizione della rosa della prossima stagione: “Il cammino per i calciatori è in discesa, partiamo da uno zoccolo duro importante grazie alla programmazione fatta negli anni. Abbiamo una rosa largamente allestita. Pucciarelli e Cannavò non sono in scadenza, il primo ha un altro anno di contratto e l’altro, se ricordo bene, nel 2028. Lo zoccolo duro già c’è, ci sono giovani intrattenibili, come Coppola e Okoro, che hanno dimostrato che sono di una categoria superiore alla nostra, è giusto e scontato che vadano via. Noi non siamo quel tipo di club che trattiene i calciatori contro la propria volontà.

Parecchi calciatori  – ha ulteriormente sottolineato il presidente – sono felici di essere qui a Pesaro, il fatto di non lottare per non retrocedere influisce molto nella mente di un calciatore, influisce il fatto che il club lotta per altre categorie e che ad ogni partita ci sono scout e direttori sportivi. Cercheremo se possibile di trattenere qualcuno che ha bisogno di un altro anno di Lega Pro. Anche lì penso che la squadra, a differenza di altre annate, ha uno zoccolo duro importante. Abbiamo tanti calciatori che rientrano dal presito dalla Serie D. Questo è un grosso passo in avanti. Siamo un club che patrimonializza sui propri giovani e che dà i calciatori in prestito in D e in C. Palomba? Valuteremo, è reduce da un ottimo prestito“.