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Pescara-Audace Cerignola: tra impresa e conferma, all’Adriatico per la storia

Il Pescara, credit: Pescara Calcio 1936 _ Mucciante / www.lacasadic.com

Il Pescara, credit: Pescara Calcio 1936 _ Mucciante / www.lacasadic.com

E’ sempre più vicino verdetto finale per sancire una delle finaliste dei playoff

Il sogno Serie B si allontana per il Cerignola, travolto in casa per 1-4 contro un Pescara in stato di grazia. Al Monterisi, gremito da oltre 4mila spettatori, cifra record per il club in ambito professionistico, non è bastato l’entusiasmo del pubblico per arginare la squadra di Baldini. Ora, in vista del ritorno in programma mercoledì 28 maggio alle ore 20:00 allo stadio Adriatico-Cornacchia, il Pescara potrà contare su tre reti di vantaggio e sul calore del proprio pubblico per completare l’opera.

Eppure, la stagione del Cerignola resta da incorniciare. Dopo un lungo duello con l’Avellino, la formazione allenata da Raffaele ha chiuso al secondo posto: un risultato storico, il migliore mai ottenuto dal club. Per i pugliesi, già partecipanti dei playoff nelle prime due stagioni di Serie C, quest’anno ha rappresentato un ulteriore salto di qualità, alimentando il sogno di una promozione che avrebbe il sapore di una favola.

Il percorso nei playoff era iniziato contro l’Atalanta U23: uno 0-0 a Bergamo e il 2-2 casalingo sono bastati al Cerignola per volare in semifinale, forti di un miglior piazzamento nella regular season. Un passaggio sofferto ma meritato, che aveva tenuto viva la speranza di un epilogo memorabile.

Sul fronte opposto, il Pescara, quarto al termine della stagione, è stato protagonista ai playoff di un percorso entusiasmante. Dopo aver superato la Pianese nello scontro diretto, ha eliminato il Catania e la Vis Pesaro nei turni successivi. Ora, il risultato dell’andata proietta gli abruzzesi a un passo dalla finale: un traguardo che sembra sempre più alla portata per Baldini e i suoi.

La gara al Monterisi

l’1-4 dell’andata parla chiaro. Forse troppo severo per un Cerignola che ha lottato con determinazione e che avrebbe meritato qualcosa in più. I numeri raccontano di 16 tiri a 11 per i padroni di casa, di un rigore fallito da Angel al 55’, neutralizzato dall’ex Milan Plizzari, e di due gol annullati per fuorigioco. A peggiorare le cose, l’espulsione di Capomaggio al 77’ per doppia ammonizione. È il calcio, si sa: a volte il gioco non premia sempre, e la sfortuna può diventare protagonista.

Detto ciò, il merito va tutto al Pescara, capace di soffrire, attendere e colpire al momento giusto. Dopo un’ora di equilibrio, al 66’ Maezzi sblocca la gara. Sei minuti più tardi firma anche il raddoppio. Al minuto 83 Tonin cala il tris. Il Cerignola non si arrende e trova finalmente il gol con Cuppone, ma la gioia dura poco: dopo appena due minuti è ancora Tonin a chiudere i conti con la doppietta personale. Finisce 1-4, con i pugliesi che escono tra i rimpianti e gli abruzzesi con un piede già in finale.

La curva dell'Audace Cerignola, credit: SS Audace Cerignola 1912 / lacasadic.com
La curva dell’Audace Cerignola, credit: SS Audace Cerignola 1912 / lacasadic.com

Un sogno quasi impossibile

Per il Cerignola la strada è tutta in salita. Servono tre gol per riaprire i giochi e portare la serie sul punteggio di parità, un’impresa da tentare lontano dalla propria città, in un Cornacchia che si preannuncia infuocato. A Pescara l’atmosfera è già carica di entusiasmo: i tifosi sognano la finale, dopo l’amara eliminazione ai rigori due anni fa, proprio alle Final Four, contro il Foggia.

Ma nel calcio, si sa, nulla è scritto fino al triplice fischio. E il Cerignola, che ha già dimostrato carattere e orgoglio durante la stagione, non parte battuto. Sarà una gara intensa, capace di riscrivere le gerarchie della categoria o confermare i pronostici. Da una parte c’è il Pescara, deciso a riconquistare la Serie B; dall’altra il Cerignola, pronto a giocarsi tutto per raggiungere un traguardo mai toccato prima: la storica promozione tra i cadetti.