Il derby che non divide: Crotone–Cosenza, storia di rispetto e passione

Giocatori del Crotone in festa, crediti Fc Crotone, www.lacasadic.com
Sfida tra due tifoserie “amiche”
Domenica 7 settembre, il “derby gentile” tra Crotone e Cosenza accende la terza giornata della Serie C 2025/2026. Alle ore 17:30, lo stadio sarà teatro di una sfida che, pur senza clamori, racchiude tutto il fascino del calcio calabrese. Due squadre storiche, due città con il pallone nel sangue, si ritrovano in un momento difficile, alla ricerca di risposte e di riscatto.
È proprio in partite come questa che si può riaccendere la fiamma. Il derby può diventare una scintilla, un punto di svolta, una boccata d’ossigeno in mezzo alle incertezze. Perché quando il cammino è tortuoso, il calcio sa ancora sorprendere e unire.
Quello tra Crotone e Cosenza non è un derby segnato da odio o rivalità accese. Al contrario: negli anni si è costruito un rapporto di stima e rispetto reciproco tra due tifoserie accomunate dallo stesso orgoglio e dalle stesse radici. Una sfida tra fratelli, più che tra nemici.
Ben diverso il tono dei derby più infuocati della regione, come il Crotone–Reggina, il celebre “Derby della Magna Grecia”, o il sempre esplosivo Cosenza–Catanzaro, considerato da molti il vero derby della Calabria. Ma Crotone–Cosenza ha un’identità tutta sua. È la voce pacata ma intensa di una terra che ama il calcio con dignità, anche quando i riflettori sono spenti. Una sfida che profuma di appartenenza, storia e orgoglio.
Curiosità e precedenti sulla sfida
Le sfide tra Crotone e Cosenza sono sempre state espressione autentica di ciò che il calcio dovrebbe rappresentare: passione, appartenenza e rispetto. Mai segnate da episodi di violenza o da un tifo esasperato, queste partite si sono sempre giocate in un clima di sana rivalità sportiva, capace di infiammare gli animi senza mai bruciare i valori del fair play. È proprio questa alchimia, fatta di rispetto e competizione, a rendere il derby gentile uno degli appuntamenti più affascinanti del panorama calcistico calabrese. Un evento sentito, vissuto, atteso con emozione da entrambe le tifoserie e dai protagonisti sul campo. A livello statistico, il bilancio pende leggermente a favore del Cosenza, con 28 vittorie, mentre il Crotone si è imposto in 10 occasioni. I 25 pareggi raccontano però di un confronto spesso equilibrato, dove nessuno ha mai dominato davvero.
A ottant’anni dalla prima storica sfida tra i due club, l’attesa resta altissima. I ricordi recenti contribuiscono ad alimentare l’emozione: l’ultimo confronto ufficiale, nel 2022, si concluse con un emozionante 3-3, regalando spettacolo puro e confermando la natura imprevedibile di questo derby. Perché sì, Crotone–Cosenza è più di una partita. È un rito che si rinnova stagione dopo stagione, capace di unire una regione intera nel nome del calcio. E poco importa la categoria o il contesto: quando queste due squadre si affrontano, la Calabria si ferma. E il cuore batte più forte.
Come arrivano alla sfida le due squadre
L’inizio di stagione per Crotone e Cosenza è stato tutt’altro che semplice. Dopo due giornate, i pitagorici hanno raccolto 3 punti, mentre i rossoblù si fermano a 1 solo punto. Per il Crotone, la sfida contro il Cosenza sarà anche la prima ufficiale senza Marco Tumminello, ceduto nelle ultime ore di mercato. Al suo posto, spazio al giovane Perlingieri, arrivato dal Benevento e considerato uno dei profili offensivi più promettenti della categoria. Toccherà a lui provare a non far rimpiangere il numero 9 partito.
In casa Cosenza, invece, la situazione è ben più delicata. Un “San Vito” desolatamente semi vuoto, seguita da una marcia di protesta per le strade della città. Un segnale forte, che racconta di un rapporto sempre più fragile tra squadra e piazza. Entrambe le squadre arrivano dunque a questo derby con la voglia di rivalsa, ma anche con il desiderio — forse proprio attraverso questa sfida — di trovare quella scintilla capace di accendere la stagione.