Dal gol in Serie A, all’idolo Ronaldo, fino al Giugliano. Improta: “Voglio dimostrare il mio valore”

Intervista Improta screen, www.lacasadic.com
Le dichiarazioni del centrocampista del Giugliano Riccardo Improta ospite al podcast FUORIGIOCO – Oltre il Campo
Esperienza e duttilità a disposizione di Ezio Capuano. Riccardo Improta è da poche settimane un nuovo giocatore del Giugliano e ha ripercorso le tappe fondamentali della sua carriera nell’intervista al podcast del club “FUORIGIO – Oltre il Campo”.
Dai primi passi in campo da calciatore mossi nella Puteolana, prima del professionismo e della Serie A con il Benevento, con la gioia del primo gol in massima serie: “Una ricorrenza vicina, vista la rete segnata alla Fiorentina proprio il 15 novembre 2020. E’ stato il mio gol più bello. Mia moglie era incinta, era il periodo del Covid. Non avevo ancora segnato e non avevo ancora messo il pallone sotto la pancia, lo dovevo fare per forza. Per fortuna è arrivata la vittoria a Firenze, un ricordo bellissimo. Ho il quadretto a casa di quel gol, è stata una bellissima emozione. La maglia di quella partita è la più importante che custodisco gelosamente, segnare in Serie A è il sogno di ogni bambino“.
Sull’esperienza in Serie A durante il periodo del Covid: “Giocare a calcio sentendo tutto tranne che i tifosi era particolare. Ho avuto però il piacere e l’onore di affrontare tantissimi grandi calciatori. Nella Juve c’erano Pirlo e Ronaldo, abbiamo vinto allo Stadium con il Benevento, ma posso citarne tantissimi altri. Quello che ad esempio mi ha impressionato di più è Ilicic dell’Atalanta. Ogni partita era veramente tosta in Serie A”.
“Se devo fare una classifica dei grandi avversari affrontati quell’anno, al sesto posto metto Lautaro. Poi Ribery quarto, Leao ottavo. Cristiano Ronaldo ovviamente al primo posto, è il mio idolo, un’atleta eccezionale. Morata al quinto, Lukaku con tutto il rispetto al settimo posto. Cuadrado nono, mentre Mertens secondo. Un grandissimo giocatore, ma ho avuto modo di conoscerlo ed è anche un bravo ragazzo e un grande professionista. Per chiudere, Chiesa lo metto decimo, mentre Immobile sul podio al terzo posto, in quell’anno ha fatto tantissimi gol. Molto, molto forte”.

Giugliano, Improta: “La Serie A a Benevento un’emozione. Quando superi i 30 anni nel calcio sembra che sei finito”
Sulla promozione con il Benevento in Serie A: “L’anno con Inzaghi è stato l’anno dei record, lui era davvero un martello. Come ho festeggiato la vittoria del campionato? La notte siamo stati in giro a Benevento, a cenare in un ristorante con amici e familiari. La prima promozione dalla B alla A l’ho fatta a Bologna, ma ero in prestito. Ho giocato, ma non è stata emozionante come a Benevento. In giallorosso ero di proprietà e ho fatto quasi tutte le partite da protagonista. E’ stato emozionante vincere in una piazza così e in una città a cui sono molto legato e che mi rimarrà nel cuore. E’ stata un’annata speciale e particolare, con il Covid a marzo e il rischio dell’annullamento del campionato”.
Sul compagno più ‘perfettino’ al Benevento, Improta non ha dubbi: “Gliel’ho sempre detto, in generale dico il difensore centrale Barba. Invece nell’anno della Serie A forse Viola”. A Giugliano trova in panchina una figura come Capuano, incontrato finora solo come avversario: “E’ un personaggio molto conosciuto, l’ho affrontato a Taranto con la maglia del Benevento. Dobbiamo essere bravi a seguirlo perché è una persona intelligente e capisce molto di calcio. Poi è un uomo simpatico”. Sul suo trasferimento proprio in gialloblù, il centrocampista spiega: “Quando superi i 30 anni sembra che nel calcio sei finito. Ho ancora tanta voglia invece e spero di dimostrare a tutti qui il mio valore. Prima come uomo e padre di famiglia, rispettando la maglia e facendo poi bene in campo. L’obiettivo è arrivare il più in alto possibile. Bisogna sognare e credere in quello che si fa, i risultati prima o poi arrivano”.
