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Gli inizi a Palermo, la promozione col Venezia e l’esordio a Napoli in Serie A: Inter U23, ecco Fiordilino

Esperienza e dinamismo per la seconda squadra nerazzurra di Stefano Vecchi.

Il nerazzurro come atto di fede. Inciso sulla pelle, ben stretto tra le dita del cuore. Come un sogno che non sfugge, che cresce. E che si realizza, insieme al suo piccolo uomo. Alle sue promesse, alla sua fame di traguardi. Alla sua voglia, insomma, di diventare grande. È la storia di Luca Fiordilino: ora sì, ce l’ha davvero fatta perché l‘Inter è diventata ufficialmente la sua nuova casa.

All’età di 29 anni, il centrocampista torna dove tutto è iniziato. Non sul campo, ma nei pensieri di un bambino. Testimonianza chiave, la foto pubblicata sui canali social ufficiali per certificare il suo passaggio all’Inter U23, lì dove c’è un progetto ambizioso che rispecchia in pieno obiettivi e prospettive. Nonché i desideri più proibiti.

D’altronde, Luca “nel destino ci crede”. E d’ora in avanti il suo firmamento calcistico avrà una nuova stella, che lo accompagnerà in questo cammino affascinante. Decima tappa di un percorso che lo ha visto affrontare le montagne russe della B e assaggiare la Serie A, prima di sbarcare all’Inter dove condurrà il nuovo centrocampo di Stefano Vecchi.

Cresciuto nel Palermo, Fiordilino porta alla Pinetina un bagaglio di esperienze che può aiutare il core giovane del gruppo ad esaltarsi. Non solo dietro le quinte, ma soprattutto sul campo: il classe ’96 ha doti importanti per la Serie C, campionato che ha già affrontato con la maglia della Triestina nell’ultima semestre della passata stagione. Quella che, senza alcun preavviso, gli ha permesso di rilanciarsi verso il lido tanto atteso.

Gli esordi in Lega Pro tra Cosenza e Lecce, quindi la scalata verso la A

È il calore del sud a esalare passione e generarne altrettanta. Fiordilino, infatti, nasce in Sicilia e sperimenta sulla sua pelle l’essenza più pura del gioco. E il cuore corre fin da subito forte, a ritmo di imprese. Le stesse che il ragazzo costruisce passo per passo, partendo dalla formazione locale del Bagheria. Che, caso vuole, ha come colori sociali il nero e l’azzurro. Ma questa è un’altra storia: il percorso di Luca, sospeso tra sogno e realtà, prosegue altrove. Prima a Cosenza, in seguito a Lecce, sempre in prestito dal Palermo. Il club che ne preleva le prestazioni dalla metropoli appena undicenne, aggregandolo prontamente al settore giovanile per poi prestarlo in Lega Pro. Dicevamo: sono i rossoblù a regalargli scampoli di professionismo, quando Fiordilino nella stagione 2015/16 totalizza 34 presenze tra campionato e Coppa. Un’esperienza formativa replicata nel rendimento in Salento, l’anno seguente: 30 apparizioni complessive, nessun gol. Ma la svolta arriva nel 2017: ritornato alla base, il classe ’96 riesce a raccogliere minuti in rosanero. Nelle due stagioni disputate in Serie B, il centrocampista mette 32 partite nelle gambe, mostrando crescente disinvoltura. Una prerogativa che lo accompagnerà nella sua avventura più redditizia: Venezia.

Arrivato al Penzo nel 2019 complice il fallimento del Palermo, il Fiordilino acquisisce subito centralità negli schemi di Alessio Dionisi, scendendo in campo in 37 occasioni. Ma è nella stagione successiva che si esalta, ergendosi a metronomo della squadra di Paolo Zanetti: realizzerà infatti 4 gol in 42 partite, contribuendo alla storica promozione in Serie A dei veneti. Pietra miliare del suo quadriennio in vaporetto, che da lì in poi avanzerà a fasi alterne. E proprio in A, riuscirà ad esordire in casa del Napoli, squadra allora guidata da Spalletti e con in campo i vari Osimhen, Insigne, Fabian Ruiz e Koulibaly. Una volta fatto ritorno al piano B, il giocatore perde stime e abbandona la nave: viene girato in prestito al Sudtirol e alla FeralpiSalò, prima di essere ceduto definitivamente alla Triestina a gennaio scorso. Con i biancorossi, 20 partite condite da 2 reti che valgono la chiamata dell’Inter. Si riavvolge il nastro: Fiordilino torna dove tutto è davvero iniziato.

Triestina, Luca Fiordilino – credit: US Triestina Calcio – www.lacasadic.com

Fiordilino, alla scoperta del nuovo centrocampista di Vecchi

Inutile girarci intorno: Fiordilino, per le ambizioni dell’Inter Under 23, è potenzialmente un toccasana. Dalla sua parte ha dieci anni di esperienza nelle serie inferiori: biglietto da visita importante su cui la neonata realtà nerazzurra potrà riporre fiducia sul breve termine, ragionando al contempo su periodi di tempo più lunghi. Il centrocampista va per i 30 anni e, dunque, ha ancora parecchio campo davanti a sé. Senza però dimenticare quello che ha forgiato alle spalle, attraverso il lavoro e le scelte. Quelle giuste, che di solito compie anche sul manto verde. Fiordilino nasce mediano. Curiosità? Mediano (con le dovute controindicazioni) lo è anche nel quotidiano: può infatti sfoggiare un diploma di geometra. E non è un caso che Vecchi lo abbia scelto come punto cardine del suo sistema di gioco: l’ex Venezia ha le qualità giuste per innescare e dosare i ritmi nerazzurri.

Come? Con la gestione accorta del pallone, marchio di fabbrica insieme alla pulizia tecnica e alla visione periferica di tempi e spazi. La sua struttura fisica (178 cm per 68 kg) suggerisce dinamismo, che difatti ben incorpora attraverso movimenti senza palla, impulsi offensivi e sufficiente duttilità: può infatti essere impiegato anche come mezz’ala, ruolo in cui ha realizzato 6 degli 8 gol totali, e come esterno sinistro in caso di necessità. Sa spaziare per le vie centrali con grande consapevolezza, il che costituisce un plus: nel calcio di oggi, è importante togliere riferimenti all’avversario. Letta sotto un’altra lente, questo è anche l’obiettivo dell’Inter Under 23: sovvertire i codici e la concorrenza. Partendo proprio dal giusto mix di gioventù e leadership.