Atalanta, tra i convocati per il PSG anche gli Under 23 Camara, Obric e Bernasconi

L’Atalanta chiama, tre talenti rispondono: contro il PSG ci saranno anche loro.

Orgoglio Atalanta. L’impegno di Champions League contro il PSG sarà teatro di prime, piccole, conquiste per ben tre ragazzi dell’Under 23 nerazzurra. Infatti, l’allenatore orobico Ivan Juric ha inserito nella lista dei convocati Lorenzo Bernasconi, Henry Camara e Relja Obric.

Da punti fissi della squadra B a presenzianti in una notte – magica – di Coppa. Il passo è breve ma può valere tanto. Soprattutto se consideriamo la giovane età dei calciatori. Partendo da Bernasconi, classe 2003 che, proprio domenica, ha esordito con i grandi: cinque minuti contro il Lecce e consapevolezza nel serbatoio. La stessa che coltiva quotidianamente e che gli ha permesso di diventare un riferimento dell’Under 23, dove l’anno scorso ha raccolto 35 presenze, 3 gol e 8 assist. Esterno tutto cuore e gamba, ha convinto Juric e l’ambiente: il salto, ora, sembra definitivo. Anche in virtù di quanto espresso quest’estate: suo il gol che trafisse il Lipsia nell’amichevole estiva di agosto.

Analogamente, Henry Camara spera e sogna: per lui si tratta di un esordio assoluto con la prima squadra. Attaccante classe 2006, il guineano ha compiuto tutta la trafila in maglia nerazzurra, passando dall’Under 17 per arrivare fino alla Serie C. Professionismo che ben onora, pur giocando poco: raccoglie solo 6 presenze e segna solo in Youth League (2 sigilli). L’exploit più significativo resta dunque quello registrato in Under 18, quando mette insieme 22 presenze e 12 reti. I colpi ci sono.

Non solo: tra i volti nuovi ci sarà anche Obric. Arcigno difensore neo 19enne, dalla mole imponente (194 cm) e dalla fisicità importante. Prerogative che rispecchiano il calcio muscolare di Juric e che, parallelamente, interpreta con lucidità sul manto verde. Prelevato dall’Under 17 del Partizan Belgrado, il centrale sloveno ha raccolto 28 presenze nell’ultimo campionato di Serie C con i nerazzurri che preservano particolari riguardi nei suoi confronti. La convocazione in Champions, a tal proposito, è una conferma lampante. E, se ancora ce ne fosse davvero bisogno, ribadisce un concetto : l’Atalanta crede nei suoi ragazzi. Nessuno escluso.