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Siracusa, clima teso dopo l’ottava sconfitta: striscioni e cori della curva contro società e squadra

Una foto del Siracusa allo stadio Arechi di Salerno (Credit_ Siracusa Calcio)

Una foto del Siracusa allo stadio Arechi di Salerno (Credit_ Siracusa Calcio)

Tensione alle stelle in casa Siracusa

Clima sempre più pesante in casa Siracusa, sconfitto 0-1 dal Sorrento e ancora inchiodato all’ultimo posto del Girone C.

Per la squadra di Turati si tratta dell’ottava sconfitta nelle nove partite giocate, un ruolino che racconta da solo le difficoltà del momento. La fiducia è ai minimi termini e anche il legame con la piazza si sta incrinando, con i tifosi che non sembrano più disposti a concedere attenuanti.

La Curva, infatti, ha scelto una forma di protesta simbolica ma eloquente: ingresso sugli spalti solo al 15’ e cori iniziati al 30’, accompagnati da striscioni e cori di contestazione verso la società. Durante il secondo tempo il clima si è fatto ancora più teso, fino al momento in cui il presidente Ricci ha lasciato pacificamente la tribuna intorno al 70’.

A completare la giornata nera, l’uscita anticipata dei tifosi della Curva a cinque minuti dal termine e i fischi del resto dello stadio al triplice fischio. Il Siracusa è ora chiamato a ritrovare compattezza e orgoglio: la stagione è ancora lunga e serve una scossa per invertire l’inizio di stagione.