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Ritorna il “metodo Baldini”: dal Pescara agli azzurrini in campo con un occhio bendato

Silvio Baldini riutilizza il metodo di Pescara: benda all’occhio per i giocatori durante la seduta di allenamento

Un allenamento fuori dagli schemi per gli azzurrini. Il ct dell’Under 21 Silvio Baldini, infatti, sta portando avanti un’idea di lavoro che punta a stimolare i calciatori non solo dal punto di vista fisico, ma soprattutto mentale e percettivo. Tra le esercitazioni più curiose introdotte negli ultimi raduni, c’è quella che prevede l’uso di una benda sugli occhi durante alcune fasi dell’allenamento. Non è una trovata scenica ma un metodo ben preciso.

L’obiettivo è quello di migliorare la capacità di reazione contro i difensori e aumentare la fiducia nelle proprie capacità. Con l’utilizzo della benda, i calciatori si trovano a dover fare affidamento su percezioni diverse in campo come la voce dei compagni e il controllo del pallone basato più sul tocco che sull’occhio.

Questa metodologia, apparentemente insolita, si inserisce in un più ampio processo di crescita tecnica e mentale che Baldini vuole imprimere ai suoi ragazzi. L’intento è chiaro: preparare i giovani non solo alle partite, ma alle difficoltà impreviste del gioco, dove la lucidità e la reattività diventano decisive. Non si tratta solo di allenare il fisico, ma anche l’intelligenza calcistica.

In un contesto come quello della Nazionale Under 21, dove il margine di crescita è ancora ampio, Baldini ha trovato terreno fertile per sperimentare e poter formare al meglio le promesse della nostra Nazionale.

Pescara, giocatori si allenano con benda - crediti Pescara Calcio
Pescara, giocatori si allenano con benda – crediti Pescara Calcio – www.lacasadic.com

Dalla Serie C alla Nazionale: un allenamento che nasce con il Pescara

Quella della benda non è però una novità assoluta per Baldini. Già nella sua esperienza al Pescara, l’allenatore aveva cominciato a introdurre questo tipo di esercitazione. Il metodo, che all’epoca suscitò curiosità all’interno dell’ambiente biancazzurro, era parte integrante di un approccio innovativo: allenamenti basati sulla percezione e sull’istinto, con l’obiettivo di stimolare la reattività dei giocatori in condizioni non convenzionali.

L’idea era quella di costruire calciatori più consapevoli, meno dipendenti dalla sola visione e più pronti ad affrontare l’imprevisto. La benda è uno strumento per spingere i giocatori ad affinare il controllo, tempi di gioco e comunicazione. Un concetto che oggi ritroviamo applicato anche in Under 21, segno di una metodologica che accompagna Baldini nel lavoro quotidiano.