Il sole di Napoli e la cura Di Natale: le vie del gol di Antonio Energe

Il giovane esterno scuola Napoli sta facendo molto bene alla Carrarese

1 Marzo 2022

Redazione - Autore

In punta di piedi, ma con la voglia di sorprendere e stupire anche i più scettici. La storia carrarese di Antonio Energe, match-winner nella sfida dell’ultimo weekend contro il Gubbio, continua giorno dopo giorno ad arricchirsi di pagine importanti. La carriera del giovane esterno napoletano, alla prima stagione nel professionismo, sembra aver trovato nel club toscano un ambiente ideale per un rilancio tanto atteso. Agli ordini di Antonio Di Natale, Energe si affida a quella napoletanità che negli ultimi anni ha saputo regalargli le gioie più grandi. Un sole che il classe 2000 sembra aver imparato a portare con sé anche nei giorni più complicati della sua vita da calciatore.

Antonio Energe, figlio di Napoli

Da Afragola a Castevolturno il passo è breve. A svezzare un giovanissimo Energe ci pensa, infatti, il settore giovanile azzurro. Vivaio con il quale l’esterno maturerà sino a raggiungere la Primavera, condividendo sogni e spogliatoio con altri prospetti di matrice partenopea come Gaetano, Zanoli e Zedadka.

Un percorso che non sempre lo vedrà protagonista principale del gruppo azzurro, ma gli permetterà ugualmente di confrontarsi con alcune delle realtà europee più all’avanguardia in ambito giovanile. Ne sono un esempio le partite di Youth League contro PSG e Manchester City. Circostanze che gli permetteranno di entrare in contatto con la meglio gioventù calcistica del nuovo millennio, impersonificata nei vari Kalimuendo e Aouchiche da un lato, e Nmecha dall’altro.

La Serie D

In maglia azzurra non arriverà mai il tanto atteso debutto. Ad aspettare Antonio, infatti, ci sarà la Serie D. Esordio con gli allora dilettanti del Latina che arriva allo scoccare del ventesimo anno di età. Un impatto non indifferente per Energe che in 6 mesi confeziona 2 reti in 6 presenze, iniziando a prendere confidenza con realtà diverse da quella napoletana.

Non ci saranno chance tra i professionisti per ancora due anni, con l’esterno di Afragola in cerca di una vera consacrazione tra Chieti, Campobasso e infine Afragolese. Solo una volta a casa, nello stesso luogo che lo ha visto calciare un pallone la prima volta, Energe riuscirà a sbloccarsi. Il classe 2000 si renderà protagonista di una stagione stellare con i rossoblù, rappresentando il vero fattore decisivo dell’annata di Serie D. 13 gol e 5 assist a costellare un nuovo percorso sportivo fatto di continuità e consapevolezza dei proprio mezzi.

Il salto: la chiave Di Natale

Uno score impressionante che convince finalmente un club di C a scommettere sull’estro dell’ex Primavera del Napoli. Sarà la Carrarese di Antonio Di Natale a regalare a Energe la chance di riprendere il filo di un cammino rimasto quasi in sospeso negli anni di purgatorio tra i dilettanti. E se le premesse sono apparse subito ideali per il rilancio tra i “grandi” del giovane di Afragola, sarà proprio la guida di Totò Di Natale a rappresentare il vero e proprio punto di svolta della sua stagione. Insieme ad uno dei cannonieri più iconici del nuovo millennio, infatti, Energe apprende i segreti di un mestiere, quello del fare gol, che renderanno il suo arsenale offensivo ancor più completo.

Di Natale Carrarese
Antonio Di Natale Credit: Carrarese Calcio 1908 – Gianni Barbieri

Non è un caso che il primo gol tra i professionisti arrivi già alla presenza numero 1 contro il Pontedera: inizio folgorante e segnali subito incoraggianti. La stagione dell’esterno, schierato anche seconda punta dall’allenatore napoletano, prosegue tra alti e bassi, seguendo in parte l’andamento della Carrarese. Un girone d’andata che regala anche la gioia di una rovesciata vincente, contro la Pistoiese, già eletta dalla tifoseria tra le reti più belle della storia del club giallazzurro. Adesso febbraio, mese concluso nel migliore dei modi da Energe: un magic moment per l’attaccante di Afragola, autore di un assist contro il Siena e di un gol decisivo contro il Gubbio.

A cura di Pietro Marchesano