Dalla Roma di Zeman fino all’interesse del Palermo: la storia di Alexis Ferrante

I rosanero vogliono l’attaccante della Ternana

alexis ferrante foggia
8 Luglio 2022

Redazione - Autore

Il Palermo sta lavorando sul mercato per rinforzare la rosa in vista della prossima stagione. L’obiettivo è quello di rafforzare il reparto offensivo. L’ultima idea in tal senso è quella legata ad Alexis Ferrante, che nell’ultima stagione ha giocato in prestito al Foggia. Il classe 1995 è tornato alla Ternana, la società proprietaria del suo cartellino. Un attaccante che nonostante la giovane età, vanta una lunga carriera tra Serie B, C e D.

Ferrante e il periodo romano

Alexis Ferrante inizia a giocare a calcio in Italia, dove arriva a soli 12 anni dopo essersi trasferito insieme alla sua famiglia dall’Argentina. Qualche provino all’Inter, ma la sua prima squadra è il San Colombano. Poi il passaggio al Piacenza, che dopo averlo svezzato tra i Giovanissimi lo fa esordire in Serie C. Il debutto tra i grandi nel 2011: in Coppa Italia contro il Pontedera. Un sogno diventato realtà per lui, che brucia le tappe in modo molto veloce. In Emilia Romagna resta solo sei mesi. Il tempo di mostrare il proprio valore e di far innamorare Walter Sabatini, uno dei dirigenti italiani più importanti.

Lui ha sempre un occhio di riguardo nei confronti dei giovani e decide di portarlo alla Roma. Un’esperienza molto formativa in uno dei settori giovanili più prestigiosi, contraddistinta dalla vittoria di una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Due ricordi molto belli, come la convocazione in prima squadra con Zeman nel 2013, in cui c’erano De Rossi e Pianjc, nella sfida di Coppa Italia contro la Fiorentina di Montella. Quel giorno, inoltre, come ha raccontato ai microfoni di gianlucadimarzio.com sfiorò l’esordio: Si girò verso di me, mi disse di riscaldarmi. Non ti dico l’emozione. Poi fece gol Destro e il mister inserì un difensore”.

Alexis Ferrante
Foto Antonellis

Poi, un momento contraddistinto da una lunga serie di prestiti con Aquila, Lumezzane, Lucchese e Savoia. Esperienze utili per la sua crescita, che furono accompagnate da un episodio negativo. Ferrante, infatti, strappò il contratto con i giallorossi un anno prima della scadenza, perché era convinto di andare all’Atletico Lisbona. La trattativa non si concretizzò e lui rimase senza squadra per sei mesi. Un periodo molto duro, ma Ferrante non molla e riparte dalla Serie D. In questa categoria veste le maglie dell’Imolese e dell’Albano, dove riesce a rilanciarsi dal punto di vista professionale. Le prestazioni gli valgono la chiamata del Brescia in B.

Le esperienze in C e l’interesse del Palermo

L’esperienza al Brescia si conclude nel 2017. Da quell’anno inizia un lungo girovagare in Serie C prima con il Pisa, poi con Fano e Ternana, dove conquista da protagonista la promozione in B nella stagione 2020-2021 e una Supercoppa. Nonostante questo, però, scende in campo solo 16 volte e segna 1 gol. Il bilancio non è positivo e viene girato in prestito al Foggia. Qui ritrova Zeman che punta su di lui e diventa un giocatore fondamentale. Una scelta che gli permette di rilanciarsi dal punto di vista personale. Il rendimento, infatti, è di 35 presenze, 13 gol e 2 assist per un totale di 2702 minuti giocati. Un bilancio positivo, che non ha convinto i rossoneri ad esercitare il diritto di riscatto. Quindi è tornato alla Ternana, ma il suo futuro è tutto da scrivere. Sulle sue tracce c’è il Palermo, che vuole rinforzare il suo attacco.

Foto Antonellis

Ferrante è una punta centrale mancina, abile sia nel gioco aereo, come dimostra la capacità di segnare di testa e nel gioco palla a terra. Il ventisettenne, infatti, è dotato di una grande conclusione dalla distanza e di un tiro secco e preciso. Caratteristiche che si sposano bene con il gioco di Baldini, fondato su un 3-5-2 molto offensivo. L’esperienza in B, inoltre, è molto utile in una squadra neopromossa. Ferrante ha un contratto con i rossoverdi fino al 2024 e ha dichiarato di voler restare. Il mercato riserva sempre sorprese e non esistono certezze.

A cura di Giuseppina Citera