News

Auteri fa 700. La storia di Don Tano, simbolo di un calcio spontaneo

Gaetano Auteri fa 700. L’allenatore del Pescara, festeggerà nella sfida contro l’Olbia le 700 panchine in carriera. Un bilancio incredibile quello dell’ex Catanzaro e Bari. 534 le apparizioni in Lega Pro, 43 le presenze in B e 98 tra Coppa Italia di Lega e Serie C. Un autentico veterano, ha iniziato la sua carriera nel lontano 2000, quando il 17 agosto esordì in un Palermo-Igea Virtus di Coppa Italia di C. All’epoca, Auteri sedeva sulla panchina dei giallorossi. Un percorso da raccontare quello del classe 61′, con sfide vinte e campionati vissuti da protagonista assoluto. Nel suo palmares vanta la vittoria di 5 campionati, tra cui ben 3 di Serie C. L’ultima esperienza vincente fu quella sulla panchina del Benevento nella stagione 2015-2016. Un feeling speciale con la terza serie, vinta anche da giocatore con la maglia del Monza. Un calcio propositivo e un fervido 3-4-3 che spesso ha dominato in lungo e in largo i campi di Serie C.

Il personaggio, il Don della Serie C

Don Tano, come lo chiamano dalle parti di Catanzaro, nel corso della sua carriera ha stupito tutti per invenzioni geniali in campo. Ma anche e soprattutto per il suo modo di essere. Come racconta lui stesso nell’intervista rilasciata qualche anno fa ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com: “Credo che la vita vera sia nel confronto a viso aperto, alla pari, senza filtri o timori reverenziali. Parli, giochi, vivi, con sana sfrontatezza, senza pensare troppo, senza fare troppi calcoli. A forza di pensar ‘grigio’ siamo diventati pallidi…”. Un Auteri istrionico che nel corso di quella chiacchierata ha anche parlato del suo solito pre gara: “Alle sigarette davvero non riesco a rinunciare. Mi piace, mi rilassa. Anche prima della partita, mi nascondo dietro la panchina e do due o tre tiri, poi la spezzo così nessuno vede niente (ride, ndr)”. 

“Dell’1-0 tutti dietro la linea della palla che me ne faccio?”

Gaetano Auteri è simbolo probabilmente di un calcio giocato che non esiste più. “Il calcio mi fa sentir bambino, felice e appassionato. La sana brama di vittoria è vita pura. Ma vincere significa esser superiore all’avversario, dell’uno a zero tutti dietro la linea della palla, cosa me ne faccio?”. Una carriera incredibile che domenica lo porterà alle 700 panchine in carriera. Un traguardo unico, per un personaggio unico. L’esperienza a Varese con Beppe Marotta direttore sportivo, gli scout della Juventus che andarono a vederlo in più occasioni, il trasferimento al Genoa per 1 miliardo e 400 milioni… quante cose da raccontare. 

Il ritratto di Don Gaetano Auteri.

Redazione

Recent Posts

Serie C, 9^ giornata: tutti i risultati e i marcatori

Il punto sul nono turno di campionato. Si è concluso con i due posticipi di…

4 ore ago

Kings League Italia, ecco l’ex Benevento Tuia: giocherà con i BigBro

Il difensore entra a far parte della Kings League Italia. Una novità riguardante la Kings…

4 ore ago

Ospitaletto, neopromossa d’acciaio: dentro il lavoro di Quaresmini

La squadra lombarda sembra aver trovato continuità di risultati: la vittoria contro l'Arzignano vale la…

4 ore ago

Merola protagonista con l’Italia U19 dopo un avvio super in Primavera, è pronto per la Next Gen?

La punta bianconera trova la rete in Azzurro contro la Scozia. Nel weekend di sosta…

7 ore ago

Ascoli, non solo la miglior difesa: settimo posto in Europa per gol fatti

Avvio perfetto della squadra di Tomei, che brilla sia dal punto di vista difensivo che…

7 ore ago

Giugliano, possibile divorzio con Mirko Cudini: i dettagli

Arriva una novità importante in casa Giugliano, l'ex allenatore di Foggia e Ascoli potrebbe già…

8 ore ago