Avellino, lo sfogo di Braglia: “Delle voci di mercato non me ne frega niente”

Le parole dell'allenatore dei biancoverdi in conferenza stampa

17 Dicembre 2021

Redazione - Autore

Dopo la vittoria di misura contro il fanalino di coda Vibonese, parla l’allenatore dell’Avellino Braglia in vista del prossimo impegno contro il Foggia di Zeman.

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Avellino, Braglia: “Sono situazioni in cui non ci ho mai marciato sopra”

Le voci fuori dal campo sul mercato del suo Avellino non sembra abbiano fatto piacere all’allenatore.Sono sei mesi che parliamo di mancati rinnovi, ma non penso che abbiano influito. I giocatori sono professionisti, in campo ci vanno e danno sempre il massimo, riconosciamoglielo. Ognuno le legge come vuole le cose, sono situazioni in cui non ci ho mai marciato sopra, non ho l’abitudine ad essere falso”. Braglia ha parlato anche dei famosi 13 che dovevano lasciare Avellino.In spogliatoio si sono passati i fogliettini di gente che doveva andare via, i 13 che sono in lista di sbarco. Li ho strappati io. Una società seria non manda via 13 giocatori a gennaio. Non me ne frega niente delle voci di mercato. Ho un rapporto diretto con chi devo gestire. Se lavoro bene trovo la squadra, se non lavoro resto a casa”.

Anche il suo vice era intervenuto sulla questione in tempi recenti. “De Simone ha solo riconosciuto la bravura dei ragazzi per mettere da parte certe voci”.

Su Carriero e Foggia

L’allenatore ha analizzato anche la prossima partita contro il Foggia. “Sarà una partita dove dovremo essere aggressivi. Ho affrontato Zeman quando era a Pescara ed io alla Juve Stabia contro Verratti, Immobile e Insigne. Ho vinto quella partita in questo modo e anche perché avevo giocatori che sapevano giocare a calcio. Contro il Foggia dobbiamo stare attenti e dare tutto a livello fisico, dobbiamo vendere cara la pelle. Sarà una partita lunga, dura e molto combattuta”.  

Un discorso importante è stato fatto anche su Carriero, protagonista della seconda parte della scorsa stagione e sottotono in questo girone d’andata. Carriero deve mettersi in testa che deve fare le stesse cose dello scorso anno. Il ruolo non c’entra niente perché se corri puoi giocare dappertutto. Deve capire che nel calcio bisogna capire i momenti, i tempi e i ricordi se li deve mettere via. Tutti noi abbiamo fiducia e stima in lui, ma deve capire che ci vuole di più, bisogna tornare a certi livelli”.