Pesca, moda e amarcord. Vannucchi lancia Somma: “Foggia è la chance che meritava”

L'intervista a tutto campo all'ex trequartista dell'Empoli che ha conquistato la promozione in Serie A con il neo-allenatore del Foggia

Vannucchi Avellino Foggia Somma
10 Marzo 2023

Redazione - Autore

“Appena lo vedi, mi raccomando digli: buona pesca. Vedrai si toccherà i cogl…ni”. Ighli Vannucchi è un uragano di esuberanza e creatività. Quella creatività che lo reso un trequartista imprendibile tra il 1996 e il 2014 grazie alla sua classe immensa. Tecnica e fiuto del gol sempre di pari passo nel corso della sua carriera da calciatore in cui con oltre duecento presenze in Serie A e altrettante in Serie B e poco meno di cento il Lega Pro.

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Vannucchi e il ritorno di Somma in panchina: “Incredibile che sia rimasto fuori così a lungo”

Nell’estate 2004 incrociò la strada di Mario Somma all’Empoli e rivederlo in panchina lo ha reso felice: “Con mister Somma ho un bel rapporto e mi fa strano che sia rimasto fuori dal calcio per così tanto tempo. Ha idee futuristiche, insieme abbiamo vissuto due stagioni indimenticabili ad Empoli. Non seguo più molto il calcio, ho altre passioni e davvero non so come sia stato possibile che un allenatore così capace sia stato scarsamente considerato. Sono contento che il Foggia gli abbia dato la chance di rimettersi in carreggiata e la possibilità di far tornare a vedere il suo bel gioco. La piazza passionale può stimolarlo ancora di più ed esaltare il suo lavoro. Il calcio è un mondo a parte, la competizione è altissima, ci sono tantissimi allenatori oggigiorno e sono loro i primi a pagare se le cose non vanno bene. Si rischia di restare ai margini come è accaduto a lui. Adesso deve cogliere la palla al balzo. Statene certi, se la squadra lo seguirà giocheranno un calcio gradevole, intriso passione e sudore.

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Vannucchi, l’ingranaggio decisivo per rendere l’Empoli la macchina perfetta di Somma

Talento e poliedricità. Vannucchi continua a sfoderarla in campo in Terza Categoria a 45 anni con la Real Academy Lucca, ma anche da star nazionale della pesca: per gli amanti del settore sono celebri i suoi video su YouTube e sul canale “buonapesca.it”. Basta così? Macché. Vannucchi ha anche lanciato la sua linea di abbigliamento. Con un preciso claim: “Quando la classe incontra la semplicità. Insomma, come quando giocavo”.

Sguardo rivolto avanti con tanti interessi, ma guardandosi indietro amarcord e consapevolezza che i tempi sono diversi si mescolano. “Il calcio è cambiato rispetto a quando dal Palermo nel corso del mercato estivo arrivai a Empoli. Fui una fortuna per Somma, l’ingranaggio che mancava per far funzionare la sua macchina perfetta, il trequartista alle spalle delle punte col vizio del gol: ne feci 9 in 36 partite. Che tempi! Vincemmo il campionato di Serie B e si sono creati legami solidi. Con Somma e i compagni di squadra. Avevamo in rosa un giovanotto, un certo Tavano che poi avrebbe fatto parlare di sé ma anche gente del calibro di Almiron, Buscè e Foggia che con Somma si esaltarono. Il suo modello era innovativo e i giovani esplosero interpretandolo”.

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Vannucchi, il Fantacalcio e le rivalità tra le tifoserie: “Che bellezza sarebbe andare a bere tutti insieme una birra a fine partita!”

Vannucchi è uno degli idoli incontrastati dei tifosi della Salernitana: altro salto in A per lui con i granata. Rivalità nella rivalità tra Avellino e Foggia, che Vannucchi affronta a cuore aperto: “C’è rivalità tra Avellino e Salernitana, so che c’è Avellino e Foggia, nella mia Toscana c’è tra Pisa e Livorno. Bisogna, però, capire che tutto deve restare nei confini del campo di gioco e che quando l’arbitro fischia è finita. La cosa più bella sarebbe vedere i tifosi che si “odiano” sportivamente andarsi a bere una birra insieme come fosse il terzo tempo di una partita di rugby. Non è mai troppo tardi per capire che si parla di sport e non è il caso di prendersi troppo sul serio”.

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E Vannucchi si gode la sua seconda vita, quella iniziata dopo aver appeso le scarpette al chiodo: “Ho fatto un patto con me stesso da bambino: vivere assecondando le mie passioni, rendere la mia passione una professione. Il calcio è stato un esempio, ora c’è la pesca piccola e l’abbigliamento. Vesto l’uomo dalla testa ai piedi. Vi dirò: trovo tanti clienti sui social che mi avevano al Fantacalcio ed è subito nostalgia. Mi sento gratificato come persona e non mi dispiace approfittarne per vendere qualche pantalone in più. Firmato, Ighli Vannucchi.

A cura di Marco Festa