Guida ai playoff: l’Avellino a caccia del sogno Serie B

Il percorso della squadra biancoverde

2 Maggio 2024

Giovanni Scialpi - Autore

L’Avellino ha concluso il suo campionato al secondo posto con 69 punti in classifica. La stagione non era iniziata nel migliore dei modi con due sconfitte nelle prime due giornate di campionato. Non di certo il migliore degli avvii, visto l’obiettivo promozione. Poi, il cambio di panchina: da Rastelli a Michele Pazienza, momento in cui il rendimento dei biancoverdi è migliorato. Ripercorriamo insieme il percorso di questa stagione dell’Avellino, pronto a giocarsi le sue chance di promozione in B, partendo dai quarti di finale dei playoff.

Patierno-Avellino-ok
Credit: Franco Luciano

Trasformazioni tattiche e il fattore casa: l’Avellino di Pazienza

Con l’arrivo di Pazienza sono cambiate diverse cose, tra cui il modulo. I campani, con Rastelli, scendevano in campo con un 4-3-1-2 a rombo, mentre con Pazienza l’assetto tattico è stato il 3-5-2. Modulo che varia in base all’avversario. Infatti, molto spesso si è trasformato in un 4-3-3 o in un 3-4-2-1. Nelle ultime partite l’Avellino sembra abbia sistemato anche il fattore casa. Al Partenio Lombardi la squadra di Pazienza faceva una certa fatica nel vincere i match, cosa che non si vedeva in trasferta. Una situazione che non si è più palesata dopo la sconfitta contro il Messina. Da quel momento sono state vinte le ultime partite, facendo diventare il Partenio Lombardi il proprio fortino.

Avellino: i protagonisti

Avellino trascinato al secondo posto a suon di gol dai suoi attaccanti. Tra questi risalta un classe 1991. Il suo nome è Cosimo Patierno, detto “Chicco”. La punta centrale, alla sua quinta stagione in Serie C, vince il titolo di capocannoniere grazie alle 20 reti segnate durante il campionato. Bottino di gol che, inoltre, gli permette di battere il suo record personale di 19 gol, raggiunto nella scorsa stagione con la Virtus Francavilla. Gol importanti sono stati segnati anche da Gori, Sgarbi, D’Ausilio e De Cristofaro. Insomma, l’Avellino non ha problemi in ottica realizzativa. Ora che l’obiettivo Serie B non è stato raggiunto vincendo il campionato, è necessario percorrere un’altra strada: quella dei playoff. La formazione irpina vuol tornare in cadetteria sei anni dopo.