Brindisi, i motivi della penalizzazione: contributi pagati “mediante presunti crediti d’imposta”

Rese note le motivazioni della seconda penalizzazione inflitta al club pugliese

2 Maggio 2024

Antonio Palladino - Autore

In casa Brindisi è stata resa nota la motivazione inerente la seconda penalizzazione relativa al ritardo dei pagamenti relativi ai contributi della scadenza di febbraio, che ha portato alla complessiva penalizzazione di sei punti. Punti, che il Brindisi sconterà nella prossima stagione di Serie D. Riguardo i motivi, si legge che il pagamento dei contributi avvenuto 4 giorni la scadenza del 16 febbraio, sarebbe avvenuto tramite compensazioni effettuate con presunti crediti di imposta. Nel dispositivo pubblico dalla sezione disciplinare, viene specificato che l’organo di controllo non ha evidenza della “effettività e l’esistenza delle spese sostenute”. Di seguito, la nota ufficiale.

La nota diramata

Questo il testo del dispositivo: “Il versamento delle ritenute IRPEF che dei contributi INPS erano apparentemente stati eseguiti in ritardo, il 20 febbraio 2024, mediante “… compensazioni effettuate con presunti crediti d’imposta relativi a: Credito d’imposta ACE articolo 19, comma 3, del decreto-legge 25 Maggio 2021, n. 73. A tal riguardo si segnala che la Società ha acquisito, in data 15 febbraio 2024, i crediti di imposta dalla società CR Costruzioni S.r.l.s. in virtù di un contratto di cessione dei crediti d’imposta. Conseguentemente non si ha evidenza circa l’effettività e l’esistenza delle spese sostenute. Per completezza informativa si segnala che la Società ha depositato altresì dei modelli di pagamento F24 relativi ai versamenti delle ritenute fiscali del periodo di riferimento versati in data 16 febbraio 2024 ma riportanti erroneamente nella sezione “contribuente” i dati anagrafici del legale rappresentante della Società”.