Messina, ecco Ibou Balde: fratello d’arte col gol nel destino

Ibou Balde si sta prendendo il Messina a suon di gol e assist: la sua storia

9 Ottobre 2021

Redazione - Autore

Sono sempre i sogni a dare forma al mondo, cantava Luciano Ligabue qualche anno fa e probabilmente, proprio ascoltando questa canzone, ci è possibile tradurre fino in fondo tutte le tracce provenienti dal campo nella storia che lega Ibou Balde e il Messina.

Ibou Balde e il Messina: altra tappa della corsa

Sei presenze. Due gol. Tre assist tra campionato e coppa. Numeri niente male che, nonostante la partenza a rilento del suo ACR, restituiscono a mister Sullo fiducia riguardo il prossimo futuro. Merito, certamente, di quel ragazzo in maglia undici che fa del dribbling la sua arma vincente e del passo felpato il suo stile di vita.

Ibou Balde in azione in Messina-Bari 0-2


Perché ha dovuto correre sempre più degli altri Ibourahima, attaccante di origini senegalesi e nazionalità spagnola. Il passato infatti, spesso rivela. Racconta di un papà capace di costruire un futuro ai suoi figli sulla penisola iberica, dopo una vita di sacrifici. Disegna, molto spesso, un tesoro unico ed invisibile ma in grado, da solo, di unire per sempre più anime. Basta un pallone, in questo caso. Ad accendere l’orizzonte e proiettare al domani. Così i fratelli Balde partono felici, alla conquista delle stelle.

Leggi Anche plus: Premi il pulsante per attivarne le funzionalità

Suo fratello Keita e le tappe parallele

E mentre il più illustre brucia in poco tempo le tappe a Barcellona, sbarcando a Roma sponda biancoceleste, dopo un punitivo (ma assai proficuo) esilio al Cornellà, il nostro giovane protagonista vola alla Samp via Arezzo, dimostrando, fin dalle prime battute, grande personalità. Quella blucerchiata è una palestra. Un percorso fatto di alti e bassi che sa essere assai formativo sotto il profilo dell’esperienza.

Ibou Balde in azione in Messina-Bari


Allo straordinario campionato primavera 17/18, fatto di 12 reti e volto a dar seguito alla gustosa coincidenza che vide, l’anno prima, Ibou convocato in A, proprio il giorno precedente allo splendido derby di Roma formato Keita, seguono infatti esperienze intervallate da luci ed ombre. Un periodo evanescente alla Vis Pesaro, il ritorno alla base, l’ennesimo prestito pronto a promettere,

Messina è già casa

Se però la regular season appare piuttosto avara di soddisfazioni, sono i playoff del Foggia a regalare nuovamente speranza. Dribbling, freddezza, velocità. Un’espressione mista tra felicità e lacrime. Al Massimino contro il Catania, Ibou, ritrova davvero se stesso, con una doppietta che sa di slancio deciso verso una luce finalmente sicura. Foggia saluta poi a fine rincorsa, Messina ora è presente.

Accoglienza lucente tra prospettive e rilanci. Adesso, sì, scatta l’ora X. Quella dell’esplosione. E mentre il fratellone suggella per sempre il legame indissolubile tra Senegal e Italia con 40 gemme da record, (distribuite tra Lazio, Inter, Samp e Cagliari), un volto fiero si eleva sicuro. Pronto a percorrere la via, lontano da ogni paragone. I sogni si, danno forma al mondo. Ma per realizzarli occorre una “casa”. In grado di tenerli al sicuro, insegnando a saper aspettare. Perché “sogna (solo) chi non crede che sia tutto qui”.

A cura di Damiano Tucci