Da sicuro partente a titolare. Di sostanza e decisivo con i gol. Storia di Manuel Scavone, che a 34 anni a Bari sta vivendo una seconda giovinezza. C’è la sua testa sulla vittoria per 1-0 del gruppo di Mignani nel derby contro il Monopoli. Il minuto buono sulla ruota biancorossa è il 79: Ricci, pronto a uscire per Mazzotta, va in fuga a sinistra e pennella. Scavone, in proiezione offensiva dopo un paio di errori consecutivi in fase di impostazione, colpisce. Con la fronte disegna un lob lento e inesorabile. Il portiere avversario Loria è beffato, la rete si gonfia. Manuel scatena il boato degli oltre 9000 tifosi del Bari presenti al San Nicola. La sua corsa a perdifiato per esultare è il manifesto dei suoi ultimi due mesi.
Già, perché a Bari nell’estate 2021 Scavone sembrava solo di passaggio. Tornato in C dopo la tappa in prestito a Pordenone, il suo nome era nella lista “esuberi“. Ci è rimasto solo per qualche giorno. Quelli sufficienti a Michele Mignani per apprezzarne la professionalità in ritiro e alla società per prolungarne il contratto in scadenza a giugno 2022 – con conseguente spalmatura dell’ingaggio – di un anno. Gli è bastata una chiacchierata, quella con il ds Polito, per dire “sì.” Così, nella mediana che prendeva forma con gli arrivi di D’Errico, Di Gennaro e Mallamo, Scavone rappresentava un’alternativa affidabile. Fino a conquistarsi la maglia da titolare: prima partita di campionato, Mignani lo schiera dal 1′: il Bari non brilla e pareggia a Potenza ma il gol del provvisorio vantaggio è il suo. “Siamo in costruzione, abbiate pazienza” era il monito del centrocampista all’epoca. Parola di chi ha già conquistato sei promozioni in carriera: tre in A (Novara, Parma e Lecce), due in B (Pro Vercelli e Parma), una in C (Sudtirol).
3 ottobre 2021. Il giorno del ritorno al gol al San Nicola per Scavone. Con il boato del pubblico in sottofondo. Non gli accadeva dal 16 febbraio 2020: Bari- Picerno 3-0, inserimento aereo sul secondo palo e gol del tris. Sempre di testa, una costante. Le reti sono già due, l’assist uno e un altrettanto rigore procurato: il tutto in cinque partite giocate in campionato. “Scavone è un grandissimo professionista, lui ha lavorato bene e si è messo a disposizione. Ha fatto tutto lui” dice del centrocampista il suo allenatore, Mignani. Nel Bari rivoluzionato in estate –13 arrivi e 17 partenze – il vecchio che avanza è quello che sorride. L’usato sicuro, rappresentato da Manuel Scavone. Che con i suoi compagni ora si gode la vetta del girone C di serie C, a +4 sulle seconde.
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