Belcastro esulta per il gol
Estro e qualità, in quella dimensione in cui la fantasia si unisce alla tecnica. Un 10 nella testa e nei piedi. Perché i fantasisti nel calcio moderno esistono ancora. Resistono. Illuminano. Ed è il caso di Luca Belcastro, trequartista classe 1991 del suo Trento, neopromossa che insegue il sogno playoff. La squadra di Parlato è a quota 16 punti in classifica, e viene da un pareggio per 1-1 contro la Triestina. Il gol? Del trequartista, Luca Belcastro. Un “Viareggio” vinto nel suo passato, tre promozioni e tanta, tanta qualità.
È il 2010. La Juventus festeggia. No, non quella dei grandi, che ancora viveva momenti difficili. È la formazione Primavera che ha appena trionfato nel prestigioso “Viareggio”. Punteggio pieno nei gironi e camminata trionfale nella fase a eliminazione diretta, culminata con la vittoria in finale contro l’Empoli di Tonelli e Saponara. 4-2 il risultato. Tripletta di Immobile. Sì, Ciro Immobile, quello che anni dopo vincerà la Scarpa d’Oro e l’Europeo a Wembley. Con lui Iago Falque e Marrone. Qualche metro più dietro Pinsoglio. E al suo fianco in attacco ad assist-erlo Luca Belcastro.
In quel “Viareggio”, con quattro reti, Belcastro è il secondo miglior marcatore dei bianconeri, dietro a Immobile, capocannoniere del torneo con 10 gol. Luca con quella maglia ci è cresciuto. Torino per lui è stata una casa e una scuola di vita, come per molti altri giocatori che sono passati da quel settore giovanile. Un’esperienza che, probabilmente, gli ha permesso di sviluppare una precisa caratteristica: la mentalità vincente. Lo dimostra la sua carriera.
Non stiamo parlando di cinema o televisione. Parliamo, piuttosto, della sua incredibile tripletta: tre promozioni dalla Serie D alla Serie C. E non solo. Tutte avvenute al primo tentativo. Dopo la Juventus, passa nel 2011 alla Carrarese in C1, dove gioca per quattro stagioni. Nel 2015 passa alla Viterbese in Serie D ed è qui che vince il suo primo campionato. Primo posto nel girone G e promozione in Serie C. Dopo una stagione tra i professionisti, fa ritorno in D. Approda all’Imolese, e si conferma un talismano per la categoria. La squadra si posiziona al terzo posto nel girone D e vince i playoff. Secondo tentativo, seconda promozione. La stagione successiva in Serie C a Imola arriva come allenatore un giovane Alessio Dionisi. Infine, arriva a Trento nel 2020. Altro giro, altra corsa, altra promozione. Primo posto nel girone C e si vola tra i professionisti. Per la terza volta.
Un velo di tranquillità avvolge la città di Trento. Quella tranquillità necessaria per coloro che vogliono ripartire. Ne è l’esempio Pasquato, arrivato quest’anno. Ne è l’esempio Luca Belcastro, rimasto svincolato nell’estate 2010. Decide di spostarsi a Nord. 196 km da Imola. Percepisce la sensazione di un nuovo inizio, di una nuova possibilità. Trento vuol dire questo, riscatto. E dopo un campionato vinto, la volontà è quella di stupire anche in Serie C.
Un sogno dolce, come il pallonetto con cui alla 14^ giornata ha superato Offredi, il portiere della Triestina. Nell’ultima giornata è arrivato anche il secondo gol, nella vittoria contro il Piacenza. Decisivo, su rigore. Con la sua 8 sulle spalle, perché il 10, per i fantasisti come lui, non è necessario indossarlo. Fantasista è un modo d’essere, è una scelta, è una visione del campo e del mondo.
A cura di Nicolò Franceschin
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