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Catania, Spolli non dimentica: compleanno a tinte rossazzurre

“Al Catania si parlava quasi più in spagnolo che in italiano. Davanti avevamo Bergessio, con Papu Gomez e Pitu Barrientos sulle fasce. Di quella squadra ho un ricordo bellissimo: abbiamo fatto delle annate incredibili. Non era una squadra a lottare contro tutti, ma una città intera. A cui sono rimasto legatissimo“. Lo aveva raccontato così, Nicolás Spolli, il suo rapporto viscerale con il rossazzurro. Un legame unico, indissolubile, intriso nell’anima. Caratterizzato da 154 presenze, 7 gol (6 dei quali tutti di testa, visto lo stacco imperioso), fascia al braccio ed imprese che, ancora oggi (leggasi ad esempio le vittorie nei derby e quelle contro Juventus ed Inter tra le altre), risuonano sugli spalti del ‘Massimino’ come fossero vangelo da diffondere con cura ai più giovani.

Quel ritorno mancato

Oggi Spolli fa l’agente (l’agenzia per cui lavora, la Quan Sports Management , assiste in C talenti dal calibro di Botta, Maldonado, Mazzotta e Nacho Lores Varela) ma nell’ottobre 2020 è stato vicinissimo a difendere nuovamente il suo Catania. Un’opportunità decisamente suggestiva, visto l’apporto che tra il 2009 ed il 2015 gli aveva consentito di essere il punto fermo di ottimi allenatori quali Giampaolo, Simeone, Mihajlovic, Montella e Maran. Occasione che però aveva rifiutato proprio all’ultimo secondo. No, grazie. Con onestà, senza nascondersi. Con buona pace di chi sognava di rivederlo svettare al ‘Massimino’ e che invece adesso applaude alla sincerità vogliosa di fermarsi e rispettare i bei ricordi (QUI LA NOSTRA INTERVISTA).

Spolli-Catania: amore infinito

Sei stagioni uniche che, ‘El Flaco’ evidentemente fatica ancora oggi a dimenticare. Testimonianze? La foto condivisa su Instagram, dove, affiancato anche dal capitano etneo Mariano Izco, festeggia spensierato il suo compleanno. “39 e non sentirli…Se non fosse per le caviglie, le ginocchia, i gomiti e le spalle…😂”. L’allusione nostalgica al campo è chiarissima. La numero 3 esposta in bella mostra pure. E chissà, se dopo i vari auguri e commenti ricevuti da vecchi compagni di squadra e dirigenti, l’ex arcigno capitano di mille battaglie non abbia riunito in videochiamata il gruppo ‘Los Vulcanos’, capitanato al tempo dal Papu Gómez. Per risuonare, tutti insieme ‘Noche Argentina’. E brindare. In ricordo dei bei vecchi tempi catanesi. Vissuti a suon di cholismo, record di punti e un inebriante profumo d’Europa sfiorata.

Redazione

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