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Catania, tra riscatto e speranze: sabato il passaggio ufficiale a Mancini?

Catania, Mancini

Ha voglia di riscatto la Catania sportiva. Ancor di più dopo la bella vittoria nella sfida di Avellino (QUI GLI HIGHLIGHTS). Un desiderio più che legittimo, viste le numerose promesse di questi anni, sfociate poi nel fallimento del club a dicembre e seguite da aste deserte e stipendi non pagati. Una speranza che però si scontra fortissimamente con la snervante attesa per il rogito notarile che sancirà il passaggio del ramo d’azienda sportivo a Benedetto Mancini (con conseguente versamento da parte di quest’ultimo dei 375 mila euro mancanti in assegni circolari).

Mancini-Catania: le ultime

Dopo la conferenza-fiume del 16 marzo e la successiva PEC inviata dal tribunale all’imprenditore romano, infatti, l’ufficialità sembrava proprio dietro l’angolo. Tanti i temi trattati quel giorno in conferenza stampa. Dalla soddisfazione per ciò che sta esprimendo la parte sportiva (tanti i complimenti a Baldini e staff) alla volontà di investire su giovani e tessuto sociale della città. Altro argomento di discussione anche Torre Del Grifo (probabilmente verrà fatta una richiesta di locazione al fine di mantenere il centro sportivo a disposizione della squadra, con l’acquisizione che sarà ridiscussa successivamente con il credito sportivo). Senza dimenticare tutti i discorsi relativi alle ambizioni di rilancio del club (il piano industriale prevede una valutazione totale di circa 15 milioni di euro). Le intenzioni, insomma, sembrano esserci. Adesso non resta che attendere, secondo quanto riportato da ‘Unica Sport’, sabato 26 marzo. La firma, inizialmente prevista per venerdì è infatti slittata per formalità legali.

Credit foto: Unica Sport

Perinetti-Pellegrino: la situazione

Il tema più caldo delle ultime ore è senza dubbio quello dell’organigramma. Ai nomi di Fabbro (team manager), De Micheli e Perugia (parte medica) Mancini ha infatti sempre aggiunto quello di Giorgio Perinetti. E l’incontro avvenuto a Roma tra quello che si appresta a diventare il nuovo patron rossazzurro ed il dirigente ex Siena e Venezia, malgrado le differenze in termini di ottimismo tra le parti, aveva quantomeno aperto uno spiraglio futuro da ridiscutere a fine stagione. E Pellegrino? Il direttore sportivo rossazzurro è ancora oggi al fianco dei suoi ragazzi. Nonostante l’intenzione di dimettersi fatta pervenire in un comunicato risalente ai giorni scorsi. Un atto dovuto. Per lasciare spazio e libertà alla nuova proprietà. Che però, ad oggi, non si è ancora insediata.

Catania, i prossimi passi di Mancini

Quello del rogito notarile sarà soltanto il primo step del nuovo corso targato Mancini. L’imprenditore romano operante nel settore turistico, commerciale e termale, infatti, superato lo scoglio dovrà necessariamente sostenere le spese da qui a fine stagione, pagare i debiti sportivi (circa tre milioni di euro) ed ottenere il passaggio del vecchio titolo sportivo del Catania alla sua ‘FC Catania 1946’. Passo di pari importanza sarà l’adempimento dell’iscrizione alla stagione sportiva 22-23. Quella che darà sostanzialmente il via all’allestimento del nuovo organico. E che determinerà in maniera netta il sentimento della piazza. Ambizione, chiarezza e trasparenza. Le condizioni del tifo catanese, dopo anni di illusioni appaiono nitide. Mancini, che sosteneva la squadra nel match del Partenio-Lombardi, prenda nota. Per spazzare via gli scetticismi sul suo conto e dimenticare i fasti poco felici di Latina e Rieti. Firmando, insieme a quello del club, anche il suo personale riscatto.

A cura di Damiano Tucci