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Catania, da Mascara a Chiricó: quando il gol è da dieci e…Lodi

Sono passati 5327 giorni dalla prodezza con la quale Peppe Mascara ha deciso il derby contro il Palermo poi vinto dai rossazzurri per 0-4 il primo marzo 2009. Una traiettoria imparabile, quella dell’ex fantasista. Un gol capace di far parlare ancora oggi di sé a distanza di anni per estro, rapidità d’esecuzione e follia nel pensiero della giocata. Una vera e propria tradizione negli anni tutta da ripercorrere per il Catania, quella della palombella da metà campo, riaccesa oggi dalla prima gioia catanese di Cosimo Chiricó che ha prima sbloccato e poi messo al sicuro il risultato nella vittoriosa trasferta contro la Casertana, rilanciando i ragazzi di Luca Tabbiani dopo un inizio di campionato deludente.

catania mascara

Storia da derby: Amelia, Mascara e… Tonga!

3…2…1 Azione! Siamo al minuto 43 di un primo tempo già senza storia. É il primo marzo 2009 ed il Catania allenato da Zenga sta asfaltando il Palermo di Ballardini con le reti di Ledesma e Morimoto. L’azione a metà campo pare irrilevante ma dopo l’ottima sponda proprio del giapponese accade l’incredibile: Mascara, senza neanche darsi il tempo di controllare la palla, disegna infatti una traiettoria imparabile che di puro istinto batte Amelia e fa il giro del mondo, arrivando, probabilmente persino…a Tonga! (Compagnoni dixit). Di Paolucci il definitivo 0-4, ancora oggi un dettaglio di fronte alla prodezza dell’ex capitano, nato proprio in provincia di Catania e miglior marcatore nella storia del derby con 4 reti. Da lì paragoni artistici e battute goliardiche (‘Amelia ha ancora il Mascara negli occhi’).

Catania Lodi

Lodi-show da subentrato al Massimino

239 partite, 54 gol (una ventina su punizione) 51 assist, un campionato vinto con la fascia al braccio. La storia di Francesco Lodi alle falde dell’Etna è tutta da raccontare tra ritorni, attaccamento alla maglia e vittorie memorabili. Sliding door importante: la sfida contro il Trapani in semifinale d’andata playoff del 29 maggio 2019.
La mossa d’inserire il suo numero 10 con i rossazzurri sotto 0-2 in casa, si rivela infatti vincente per Sottil con il centrocampista che sistema il pallone a metà campo e batte Dini con una parabola da 50 metri che infiamma i ventimila del Massimino, in estasi dopo la prova balistica del ragazzo napoletano. Suo anche il pareggio su rigore del definitivo 2-2 che non basta al Catania che pareggia in trasferta ma esce sconfitto nel doppio confronto in virtù del peggior piazzamento finale.

Credit: Sabrina Malerba

Estro e qualità: ‘Chirigol’ fa sognare il Catania

Prezioso in fase di recupero, determinate nel palleggio, pericoloso nelle occasioni. Il rendimento di Cosimo Chiricó, impreziosito anche dai due assist per Di Carmine nella vittoria col Picerno, aveva già fatto sfregare le mani ai sostenitori rossazzurri che riponevano nell’ex Crotone molte dalle certezze da cui ripartire dopo uno score di 4 punti in 4 partite.
La risposta, emblematica, arriva proprio al 6’ minuto della sfida alla Casertana: palla a metà campo, sguardo rapido alla porta e pallonetto dolcissimo a scavalcare Venturi. Segnale riaperto poi al 56’ dopo una bella azione manovrata e tre punti che sanno di assoluto respiro anche grazie alla doppietta del solito Di Carmine.

Catania sogna, da uno 0-4 all’altro. Affidandosi alla fantasia di chi è nato per stupire.