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Catania, settimane decisive: si attende la pubblicazione del bando per il titolo sportivo

Si è conclusa ufficialmente con il fallimento del 22 dicembre, l’avventura della Sport Investment Group Italia in seno al Calcio Catania. Un epilogo piuttosto amaro che ha visto, con la recente proroga dell’esercizio provvisorio fino al 28 febbraio, l’affidamento del ramo sportivo ai tre curatori fallimentari scelti dal Tribunale, al lavoro in sinergia con il gruppo squadra. Ma cosa significa tutto questo? E perché le settimane che verranno saranno a dir poco importanti per le sorti dei siciliani?

Bando e futuro

La situazione all’orizzonte non rappresenta una novità assoluta in fatto di tempistiche. Già il 3 luglio 2020 fu pubblicato un bando per l’acquisizione della società rossazzurra, poi passata a SIGI il 23 dello stesso mese. Cosa aspettarsi oggi dunque? Anzitutto garanzie. Chi vorrà aggiudicarsi il titolo sportivo del Catania, infatti, dovrà mostrare un interesse concreto, coadiuvato da una forza economica in grado di dare continuità a lungo termine e soddisfare le nuove condizioni del Tribunale (decisamente più rigide rispetto a quelle che nell’estate 2020 portarono all’assegnazione del club a SIGI per 1 milione e 329mila euro più IVA).

Nuova base d’asta? 600 mila euro. Ma è facile intuire che tra debiti sportivi (circa 2 milioni e 954mila euro), costi di gestione ordinaria, rispetto delle norme NOIF e tutto il resto, la cifra complessiva finale sarà considerevolmente più alta che in partenza.

Catania, tra campo e mercato

Nonostante all’orizzonte ci sia l’ennesimo conto alla rovescia, la squadra sarà impegnata su due fronti: il campo (gli allenamenti riprenderanno il 10 gennaio alle 15 dopo le positività al Covid riscontrate ieri) e il mercato. Proprio su quest’aspetto, sarà determinante la figura di Maurizio Pellegrino, il quale, dopo essersi riunito recentemente con squadra e curatori, sarà chiamato a contenere i costi mantenendo al contempo l’ossatura del gruppo.

Le offerte (Piccolo, Zanchi, Russotto, Šipos, Maldonado, Russini, Ceccarelli i più richiesti), non mancano. Ma le sicure conferme di Moro e Baldini, insieme al desiderio di lottare per la causa manifestato anche da altri elementi, mettono ancora tutto in discussione. Contestualmente, in entrata, è lecito aspettarsi la caccia perlopiù a giovani interessanti da prendere in prestito.

Catania attende, dunque. Per ora non resta altro. Con la speranza, sempre viva, di risorgere per davvero.

A cura di Damiano Tucci.

Redazione

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