Non c’è solo la finale di Coppa Italia in palio: al Massimino, il Rimini di Troise si gioca la possibilità di raggiungere l’ultimo atto della competizione per la prima volta nella sua storia. Prima però bisogna resistere al Catania, desideroso davanti a oltre 20.000 tifosi di ribaltare l’1-0 dell’andata.
Nessun timore della trasferta per il Rimini di Troise: “Sono partite che si preparano da sole. È una partita da giocare con piacere, con la mentalità di un evento bello, con una posta in palio storica, sappiamo l’importanza della partita, in uno stadio bello, con tanti tifosi e contro una squadra notevole, che ha un organico completo in termini di individualità di reparti, con tante soluzioni. C’è lo stimolo di sfidare una grossa corazzata con le nostre certezze, le nostre potenzialità. Il Catania qualche problema ce l’ha. Noi dovremo essere bravi a portarla dalla nostra parte, al di là del gol di vantaggio, perché la partita è lunga. Sappiamo che partiranno forte, non dobbiamo entrare in campo con quel condizionamento. È altrettanto vero che siamo una squadra che concede poco, dobbiamo essere equilibrati, solidi, e allo stesso tempo quella leggerezza mentale, anche per attaccare e usare le nostre caratteristiche per metterli in difficoltà”.
Un Massimino tutto esaurito: “Il messaggio che cercherò di far passare è che è un altro sport in un certo senso giocare una partita del genere davanti a tanti spettatori perché il fattore psicologico cambia in un contesto in cui a stento riuscirai a sentire il compagno e l’allenatore, chiederò ai ragazzi di giocarla senza timore. Non c’è cosa più brutta del passare degli anni e ricordare partite che non hai affrontato con la giusta mentalità”. E sulle defezioni in vista del match: “Non recuperiamo Capanni, Marchesi e Oddi e dovrò valutare qualche situazione ancora da recuperare rispetto alla partita di domenica. Non sono infortunati, ma c’è qualche giocatore che non ha recuperato al meglio. In tre giorni non si può preparare una partita come quando hai a disposizione una settimana. Recuperiamo a pieno regime Cernigoi, ho Delcarro, Leoncini, piuttosto che sui terzini. Davanti Iacoponi che non ha giocato ad Ancona ci può dare una mano”.
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