Il Catanzaro viaggia a velocità elevata e non vuole fermarsi più. Vincenzo Vivarini è il primo artefice della rinascita giallorossa, che si sta traducendo in un inseguimento senza sosta verso il Bari, adesso distante solo 4 punti dopo 6 vittorie consecutive. Il primo posto non è più un sogno. Anzi, vedendo l’andamento dei rivali biancorossi, è un vero e proprio obiettivo. Alla vigilia della gara con il Potenza, Vivarini ha parlato del periodo di forma della sua squadra e del match contro i rossoblù.
All’inizio della conferenza, Vivarini ha spiegato come il Catanzaro non debba sottovalutare nessuno: “La partita più importante è questa col Potenza. Sono tutte decisive, non bisogna sottovalutare questa squadra. Sono le gare più complicate. Stiamo cercando di attuare il turnover per risparmiare le energie. Abbiamo valutato il dispendio energetico di Taranto. Diciamo che la squadra sta bene. Troviamo un campo sintetico. Sono difficoltà che dobbiamo avere in mente, c’è un altro tipo di calcio. Sono cose che abbiamo ponderato”.
Sull’approccio alla gara: “La battaglia sarà sul fatto di dominare la partita e ci sarà da lottare come a Taranto. È complicata perché attaccano in 4 sempre e ha individualità importanti. Agisce la seconda punta e ricuce gioco. È chiaro che Cuppone sta in gran condizione e su di lui bisogna avere un occhio di riguardo”.
Vivarini ha poi parlato delle condizioni del Catanzaro: “In toto la squadra sta bene, tranne Iemmello e Ronaldo. Anche a livello di fatica: non ci sono accenni di calo di forma o attenzione. È la cosa che mi fa ben sperare. Sono queste le partite che devono darci un segnale importante. Recupero Iemmello? Lo vorrei in gran forma ma sapevamo delle difficoltà che potevamo avere. Speriamo di recuperarlo al più presto. Il problema è quando non hai alternative. Voglio mettere in evidenza chi subentra. Gli attaccanti sono attenti”.
Su Bjarkason, arrivato a gennaio dal Venezia e progressivamente inserito nell’organizzazione di gioco del Catanzaro: “Sta giocando 20 minuti a partita. Ha bisogno di giocare ma ora bisogna mettere davanti le esigenze della squadra. Chi sta giocando sta facendo bene ma prima o poi toccherà a tutti. Non stiamo avendo grossi problemi e situazioni dove dover intervenire e toccare il meno possibile”.
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