credit: FC Crotone
La post-season è un campionato a parte. E’ una seconda chance. Il Crotone spera di coglierla per ribaltare una stagione nettamente al di sotto delle aspettative. Tra rivoluzioni tecniche in panchina e strisce di risultati negativi consecutive, i rossoblù si sono qualificati al 9^ posto, il penultimo disponibile. Un ridimensionamento da convertire in promozione. Riviviamo insieme l’annata particolare dei calabresi.
Il Crotone si è reso protagonista di una regular season a due facce. Non solo per modo di dire. Innanzitutto perché gli allenatori a sedersi sulla panchina dello “Scida” sono stati proprio due. L’annata è iniziata sotto la guida di Lamberto Zauli. L’avvio non è stato dei migliori, in 8 partite 3 sconfitte e un pareggio. Poi la ripresa. 22 punti nelle successive 10, su 30 disponibili. Continuità trovata? Non esattamente. Tanti exploit come la vittoria con il Catania, ma anche tanti stop. Non sono mai arrivate più di 2 vittorie consecutive, da qui inizia a sfumare il sogno primo posto.
Tra picchi e cali la società opta per un cambio. Serve una svolta per chiudere al meglio il campionato. Fuori Zauli, dentro Baldini. La sua esperienza non basta però. Rimane solo 5 partite alla guida dei calabresi, nelle quali raccoglie appena 3 punti su 15. Arrivano presto le dimissioni e il ritorno di Zauli per portare la nave sana e salva al “porto” playoff. Le ultime 6 partite non recitano un copione molto diverso. Ma a questo punto della stagione conta raccogliere il possibile. La vittoria per 3-1 contro il Monopoli alla 37^ giornata assicura un piazzamento nelle prime 10.
Una discontinuità dimostrata anche dai numeri. I rossoblù hanno totalizzato 52 punti in 38 partite. Quello che più stupisce è l’assoluta simmetria tra casa e trasferta. L’ “Ezio Scida” non ha recitato una parte importante nella stagione del Crotone. I gol subiti in casa e in trasferta sono gli stessi. 25 fuori dalle proprie mura, gli stessi dentro. Una solidità e un feeling da ritrovare con i tifosi sono alcune delle strade da percorrere per ritrovare sé stessi. Anche per quanto riguarda i gol fatti non cambia di molto il discorso. 29 sono stati realizzati allo “Scida“, 4 in più che in trasferta. Di conseguenza i punti fatti. 28 in casa, 24 in trasferta. Un fortino da ricostruire, per una squadra che nel 2018 e nel 2020 fermò la Juventus per ben due volte consecutive.
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