D’Ausilio per il Cerignola, anche dal primo minuto: la nuova sfida di Michele

Il numero 10 in gol contro il Brindisi. Apriscatole con Pazienza, ora punta a confermarsi come titolare con Tisci

20 Settembre 2023

Luca Guerra - Autore

Dimostrare di saper essere letale anche quando il suo allenatore lo impiega dal primo minuto. Se la scorsa stagione per Michele D’Ausilio è stata quella della scoperta del girone C di Serie C con la maglia dell’Audace Cerignola, l’annata 2023/24 per questo numero 10 con piedi da rifinitore e qualità da esterno offensivo ha avuto il via con una missione ben precisa. E il gol segnato nel 3-1 sul Brindisi lunedì scorso al Monterisi dimostra che l’operazione è già a buon punto. Con un post-it al fischio finale: «Questa rimonta è la dimostrazione della nostra voglia di non mollare». Quella della squadra e di Michele.

D’Ausilio e il Cerignola: da subentrante di lusso a titolare

Il minuto buono sulla ruota di D’Ausilio nel derby è stato il 25: punteggio sull’1-1, azione in velocità avviata da Malcore sui piedi del 10, apertura per D’Andrea, che imbuca per Malcore. Pallone che torna a D’Ausilio, diagonale con il destro e gol del sorpasso Cerignola. Prima gioia alla terza volta da titolare sotto la guida di Ivan Tisci. L’allenatore che lo ha riportato più vicino alla porta, habitat che D’Ausilio aveva visto da una prospettiva meno privilegiata nella scorsa stagione. Nel suo 3-5-2 infatti Michele Pazienza lo ha adattato da esterno a tutta fascia, partendo da sinistra per calciare con il destro. Un lavoro che è servito tanto al 24enne di origini napoletane ma nato a Milano: D’Ausilio ha imparato a coprire più campo e a lavorare tanto anche quando il pallone ce l’avevano gli avversari.

Il gol del 2-1 contro il Brindisi

«Michele ha una caratteristica precisa – diceva di lui Pazienza – negli spazi diventa devastante. E glieli dobbiamo creare. A partita in corso può essere letale». Non a caso nella scorsa stagione è stato il giocatore subentrato più volte nel girone C (25 tra regular season e playoff su 37 presenze complessive). E su 12 occasioni in cui ha partecipato attivamente a delle marcature (cinque gol + sette assist), nove di queste sono nate con un suo ingresso dalla panchina.

Dall’Arconatese alla chiamata della Puglia: storia di un milanese con il cuore al sud

Per affondare alle radici calcistiche di D’Ausilio, occorre risalire l’Italia fino a Caronno Pertusella, comune di 18mila abitanti della provincia di Varese: è lì che gioca l’Arconatese, club che lo ha lanciato nel calcio di Serie D. «Ha sempre vissuto a Milano ma non ha mai perso la cazzimma del sud» assicura chi conosce bene Michele. In due anni in D, segna 13 reti e offre 6 assist in 62 partite. Passando dallo status di under a quello di giocatore over: lo sceglie la Giana Erminio, dove in un biennio in C segna quattro gol e serve tre passaggi vincenti. Nell’estate del 2022 Elio Di Toro, ds di un Cerignola che si riaffaccia tra i pro 85 anni dopo l’ultima volta, alza la cornetta e chiede informazioni sul conto di D’Ausilio. Referenze positive, trattativa avviata e conclusa. Rotolando verso sud. Sfida che non faceva paura a chi è cresciuto in fretta, dentro e fuori dal campo. Dove D’Ausilio è già marito e padre di due figli.

L’esultanza di Michele D’Ausilio dopo il gol al Brindisi

Sognando Kvaratskhelia e la Serie B

L’estate del 2023 poteva essere già quella del salto in B: su D’Ausilio chiede informazioni l’Ascoli. La trattativa con il Cerignola arriva anche a buon punto, poi le difficoltà del club marchigiano nel cedere alcuni over e la volontà dell’Audace – che a fine mercato avrebbe poi salutato Achik, direzione Bari – di trattenerlo in rosa per farne un elemento chiave hanno prevalso. Appuntamento solo rinviato, nei piani e nei piedi di Michele. Che dallo status di jolly ora vuole passare a quello di “imprescindibile”. Vedendo dritta negli occhi la porta avversaria da trequartista nel 4-3-2-1 di Tisci e studiando da lontano uno dei suoi idoli: Khvicha Kvaratskhelia, stella di quel Napoli per cui D’Ausilio fa un tifo sfegatato. A Cerignola più di qualcuno lo ha già ribattezzato “Il nostro Kvara” per gli slalom e le finte ubriacanti che il 10 offre. Michele incassa i complimenti, gioca e si diverte. Consapevole di poter essere D’Ausilio anche dal primo minuto e non solo a partita in corso.