Di Natale e il figlio: “Sa che deve partire dal basso”

Le parole dell'ex allenatore della squadra toscana e i suoi trascorsi da calciatore

Di Natale, Carrarese
13 Settembre 2022

Redazione - Autore

È stato uno di quelle bandiere del calcio italiano che ora non si vedono più. Estro, talento, fantasia e il 10 sulla schiena. Antonio Di Natale è stato senza dubbio il giocatore più rappresentativo dell’Udinese degli ultimi anni, con ben 12 stagioni in Friuli e 227 gol fatti. Numeri da record per lui che, a suon di reti in Serie A, si è conquistato negli anni l’amore di tutti i tifosi del campionato italiano. Dopo il ritiro del 2016, ora di mestiere fa l’allenatore e un occhio di riguardo, non può che averlo nei confronti di suo figlio Filippo, che si spera, possa seguire un giorno le sue orme da calciatore.

Di Natale, dal calcio giocato all’esperienza da allenatore in C con la Carrarese

Classe ’77 e napoletano doc, sin da piccolo mangia pane e calcio. Antonio Di Natale nel corso della sua carriera da calciatore ha segnato oltre 200 gol in Serie A. Dopo l’esperienza da assistente allo Spezia, ha intrapreso quella da allenatore, a partire dal 2019, sempre con i liguri. Alla guida dell’Under 17 per un anno, per l’ex attaccante di Empoli e Udinese, è poi arrivata l’importante chiamata dalla Serie C. Il grande salto avviene lo scorso anno, quando è la Carrarese ad affidargli le chiavi della panchina al posto di Baldini. Al primo tentativo, Di Natale non sbaglia e centra la salvezza, chiudendo in classifica con 44 punti. Al debutto, arrivò subito una vittoria, che si rivelò decisiva proprio ai fini della permanenza tra i pro. Era il 18 aprile 2021 e la sua Carrarese si impose nel derby contro la Lucchese per 3-1.

Di Natale Carrarese
Credit: Carrarese Calcio 1908 – Gianni Barbieri

Fu decisiva la doppietta di Piscopo, giocatore con un passato nell’Empoli, squadra a cui lo stesso Di Natale è molto legato visti i suoi trascorsi da calciatore. Nella stagione successiva, sempre alla guida dei toscani, si migliora ancor di più. Arriva il decimo posto in classifica e dunque, i playoff. Corsa però terminata poi già al primo turno contro il Pescara. Finì 2-2 in Abruzzo, con la squadra gialloblù eliminata a causa del peggior piazzamento nel Girone B di Serie C.

Di Natale: “Ho portato la Carrarese ai playoff, mio figlio ora è in D e sa che deve partire dal basso”

In Toscana, ha comunque lasciato un buon ricordo Totò Di Natale, visti i piazzamenti ottenuti nelle ultime due stagioni. Per l’ex attaccante è arrivata la risoluzione contrattuale da parte del club lo scorso 11 luglio. Lo stesso allenatore, in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, ha parlato in merito a questo trascorso. Spendendo parole importanti anche per suo figlio: Ho salvato la Carrarese, l’ho portata ai playoff. Ora aspetto e seguo mio figlio Filippo, classe 2004, che è andato via di casa per giocare a Orvieto in D. Lui sa bene che bisogna partire dal basso”.

di natale udinese

Di Natale e la carriera da calciatore: dagli oltre 200 gol in Serie A ai titoli di capocannoniere

Antonio Di Natale nel corso della sua carriera da calciatore ha giocato prevalentemente come esterno d’attacco, indimenticabile però, l’attacco a due a Udine con Sanchez negli ultimi anni. In quell’Udinese che macinava record su record e che centrò la qualificazione in Champions con Guidolin, c’erano tanti altri campioni. Tra questi, Handanovic, Benatia, Zapata, Inler e Isla, giusto per citarne qualcuno. Di Natale a Udine ci ha lasciato il cuore, totalizzando 445 presenze e 227 reti. 55 invece i gol nella sua precedente esperienza ad Empoli, per un totale di 209 gol in A e 59 assist. Di Natale si ritirò in nel 2016, in occasione di Udinese-Carpi, dopo Luca Toni e Miroslav Klose, altri due bomber come l’ex bianconero. Un giocatore fantastico che anche se non è riuscito ad ottenere successi di squadra, ne ha vinti tanti dal punto di vista individuale.

Nella scorsa stagione non a caso, il classe ’77 si distingueva per essere l’allenatore più vincente del Girone B, in riferimento appunto al suo trascorso da calciatore. Spicca per lui infatti, il premio come giocatore dell’anno nel 2010, oltre al titolo di capocannoniere della Serie A vinto per due stagioni di fila: 2009/10-2010/11. Il tutto, senza dimenticare il suo passato con la maglia azzurri gli Europei del 2012, quando la Nazionale Italiana riuscì a passare i gironi grazie al suo gol contro la Spagna. 

A cura di Antonio Palladino.