Entella-Torres, la prima di campionato nel segno di Zola. Dal gol decisivo al mancato trasferimento in Liguria

Domenica si gioca Virtus Entella-Torres. Una sfida che ha regalato emozioni in campo e retroscena di calciomercato legati ad uno dei giocatori italiani più forti di sempre: Gianfranco Zola

Gianfranco Zola
29 Agosto 2022

Redazione - Autore

Domenica 4 settembre alle ore 14:30 inizierà il campionato per  Virtus Entella e Torres che si affronteranno allo Stadio Comunale di Chiavari. La sfida non è inedita, le due squadre si sono infatti già incontrate in Serie C2 nelle stagioni 1985/1986 e 1986/1987, con due vittorie per parte. Ma è l’ultima di queste partite ad essere particolarmente interessante. Sia per l’importanza legata alla classifica, sia per la presenza di un giocatore nemmeno ventenne che avrebbe poi giocato in Serie A, vinto uno scudetto con il Napoli, fino ad arrivare alla Nazionale e al Chelsea: Gianfranco Zola.

Un gol cruciale per la promozione della Torres

È il 3 maggio 1987, giornata 30 di 34 del girone A di Serie C2, si affrontano Torres ed Entella. È ancora il calcio dei due punti a vittoria e delle partite la domenica pomeriggio. A Sassari c’è caldo, come è normale che sia in Sardegna in quel periodo. Ma lo Stadio Acquedotto (oggi Stadio “Vanni Sanna”) è comunque pieno perché c’è una tifoseria, una città, che culla il sogno promozione. Ma la promozione passa necessariamente da una vittoria. Per non permettere alle inseguitrici Novara e Derthona di riprendere la testa della classifica proprio sul più bello.

Passano i minuti e la palla proprio non ne vuole sapere di entrare in porta. La preoccupazione, la tensione e l’ansia iniziano a diffondersi tra i tifosi rossoblù. Quando, improvvisamente, come un fulmine, al minuto 86, un ragazzino con la maglia numero 8, nato ad Oliena, di nome Gianfranco Zola si avventa su un pallone che vola, respinto, al limite dell’area di rigore e lo trasforma in qualcosa di quanto più possibile lontano dalla banalità.

Non lascia il tempo alla palla di toccare terra, si coordina in modo perfetto, che sembra quasi un passo di danza e fa nascere una parabola che sembra magica. Prima sale, in alto, poi improvvisamente si abbassa e scende sotto l’incrocio dei pali. Un tiro, un gol che fa esplodere lo stadio, libera dalle paure, fa battere i cuori e tiene vivo il sogno promozione. Promozione poi centrata, con annessa vittoria del campionato, a quota 48 punti. L’Entella finirà la stagione in quinta posizione a quota 39 punti.

Lo stesso Zola ha ammesso in un’ intervista che gli viene spesso ricordato di quel gol, quando si parla del suo periodo alla Torres: “I compagni, anche di recente, raccontano di un mio gol al volo di sinistro segnato all’Entella all’86’: se non avessimo vinto, Derthona e Novara ci avrebbero ripreso in testa alla C2. E non scordo i pareggi con il Cagliari. Il quarto e il settimo posto in C1 sono le perle del triennio ’86/89. C’erano squadre importanti, stadi di pregio, dal Perugia di Ravanelli e Di Livio, al Novara di Dolcetti. Quei campionati formavano, erano molto competitivi e avevano qualità”.

Gianfranco Zola Gol Torres Virtus Entella

Un fotogramma del gol segnato da Zola (Youtube)

Dal gol al mancato passaggio all’Entella, prima dell’approdo a Napoli

Quel gol fenomenale, subito a pochi minuti dalla fine, stupì a tal punto l’Entella che la società ligure si mosse per assicurarsi quel ragazzino così talentuoso, come ha raccontato il vicepresidente dell’Entella Walter Alvisi in un’intervista di qualche tempo fa : “E chi se lo dimentica, Zola ci aveva segnato contro a 4’ dalla fine della sfida contro la Torres. Un gol pazzesco, un tiro sotto l’incrocio praticamente imparabile. Quando il nostro direttore sportivo dell’epoca Comini mi disse che aveva strappato un accordo con il collega della Torres Barbanera, facevo fatica a credergli”.

Sembrava tutto fatto: prestito con diritto di riscatto fissato ad 80 milioni di lire, un colpaccio, vista la successiva carriera di Zola. Tuttavia, il sogno sportivo dell’Entella fu destinato ad interrompersi per l’inserimento del Napoli di Maradona, come ha sottolineato lo stesso Alvisi: “Già l’indomani Comini mi telefonò per darmi la notizia: Moggi aveva fatto un’offerta di 800 milioni, cioè 10 volte superiore alla nostra, e lo aveva portato al Napoli. Senza dubbio l’amarezza più grande della mia carriera di dirigente perché avevo visto subito le qualità di Zola e seppure per poco meno di 24 ore ho creduto davvero di poterlo avere qui alla Virtus Entella”.

stadio virtus entella

Un nuovo capitolo per nuovi obiettivi

Domenica a Chiavari si apre una nuova pagina per Entella e Torres, con le squadre che sono inevitabilmente diverse e hanno obiettivi differenti dall’ultima volta che si sono incrociate. La Virtus Entella non nega di sognare la promozione in Serie B, seppur non facile. Mentre la Torres, tornata in Serie C dopo otto anni, punta come prima cosa alla salvezza. Chissà che da queste nuove sfide non emerga un nuovo ragazzino capace di far sognare e gioire con un gol fatato sotto l’incrocio dei pali.

A cura di Andrea Finiu