“La stagione più bella”, Miretti non si ferma: arriva anche la chiamata di Mancini

Arrivata la prima convocazione nella Nazionale maggiore

Miretti Juventus
26 Maggio 2022

Redazione - Autore

“La mia stagione più bella”. Questo aveva scritto Fabio Miretti sul proprio profilo Instagram qualche giorno fa. Se per i colori bianconeri sarà pure stata la prima annata senza titoli dopo 10 anni, per lui è stata indimenticabile. L’esordio in Champions, le maglie da titolare in Serie A e ora la convocazione di Roberto Mancini per gli stage della Nazionale nel Centro Tecnico Federale di Coverciano. Una soddisfazione dopo l’altra, in un 2022 da ricordare. 

La Champions e l’esordio in Serie A

Ricordi indelebili impressi nella memoria. Prima l’esordio in Champions League nell’ultima partita del girone giocata contro i norvegesi del Malmoe. Quella sera, il classe 2003 era entrato al posto di Bentancur nel secondo tempo, palesando le sue qualità. Il paragone con Marchisio e la personalità di chi vuole affermarsi fin da subito.

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Per lui, è arrivato l’esordio anche in Serie A in questa meravigliosa stagione. Il giorno è il 1° maggio, la partita Juventus-Venezia, la giornata la 35°. Allegri lo schiera titolare, lui ripaga. Una prestazione da veterano, come sottolineerà anche lo stesso allenatore livornese nel dopo partita ai microfoni di Dazn: “Ha giocato con la tranquillità del giocatore esperto”. Poi aveva ammonito: “Però per favore adesso lasciamolo crescere in santa pace, altrimenti tra poco diventa il nuovo fenomeno”. 

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Miretti e la chiamata in Nazionale

Da lì in poi, Miretti è stato sempre titolare nelle ultime tre giornate di campionato contro Genoa, Lazio e Fiorentina. É stato convocato anche per la finale di Coppa Italia contro l’Inter del 13 maggio, ma non ha trovato minutaggio. Adesso la chiamata a Coverciano: un sogno che si realizza, ma anche un punto di partenza. Perché raggiungere altri obiettivi deve essere uno “slogan”. Per lui è la prima chiamata con gli azzurri dei grandi. Mancini, lo studia. Mentre la Juventus del futuro potrebbe essere già tra le sue mani.

A cura di Manuele Nasca