Pannitteri, dalla grande stagione con la Fermana, al sogno Serie B

Il fantasista è stato assoluto protagonista con i gialloblù

8 Giugno 2022

Redazione - Autore

Non è riuscito a salvare la sua Fermana, ma Orazio Pannitteri può ritenersi assolutamente soddisfatto di quanto dimostrato e fatto vedere in questa stagione. 10 gol in campionato per il classe ’99, un dato importante e che di certo non può passare inosservato per questo giocatore che con i gialloblù ha lottato per la permanenza in Serie C. Gli occhi di squadre della Serie B su Pannitteri, che non può che godersi il momento dato il suo rendimento stagionale.

pannitteri

La stagione 2021/22 di Pannitteri con la Fermana

Pannitteri è stato forse l’unica nota positiva della squadra marchigiana, retrocessa in Serie D a distanza di 5 anni, a seguito dei playout persi contro la Viterbese. Anche in quest’ultimo importante match stagionale, il talento siciliano è risultato essere il più positivo tra gli attaccanti della formazione di Baldassarre. Pannitteri ha cercato di dare tutto mettendosi al servizio della squadra, con vari spunti e con la sua velocità, ma ciò non è bastato per evitare la retrocessione. Il giocatore gialloblù non è andato a segno nella doppia sfida playout contro la Viterbese e si è fermato a quota 10 in campionato, un bottino di gol assolutamente non indifferente. Arrivato dalla Vis Pesaro lo scorso anno, dove siglò sole due reti, Pannitteri a Fermo è riuscito ad esaltarsi, disputando la sua prima stagione in gialloblù da assoluto protagonista.


L’esordio arrivò a Gubbio, nella sconfitta rimediata per 1-0. Nelle successive sei gare, quattro le sue presenze. Dopodichè, è sempre sceso in campo con la sua Fermana, per un totale di 37 presenze stagionali. La prima rete arrivò in occasione del suo ottavo match disputato, ovvero nel derby vinto per 2-1 contro l’Ancona-Matelica. Da lì in poi, un importante apporto alla squadra con altri 3 gol segnati nelle 5 gare seguenti. Pannitteri ha salutato la stagione della Fermana, davanti ai suoi tifosi, senza lasciare il segno, ma di sicuro verrà ricordato per il suo estro e per il suo talento in maglia gialloblù. L’ultimo gol allo stadio Recchioni è arrivato infatti nella penultima sfida stagionale, ovvero nel ko rimediato contro l’Olbia per 3-1. Grandi numeri dunque per il classe ’99 che si è riscattato e ha fatto vedere di che pasta è fatto dopo i 2 anni disputati a Pesaro, chiusi con un totale di soli 3 gol all’attivo.

Dalla trafila col Catania, alle esperienze di Acireale e Locri

Stavo per rovinarmi un altro anno. Devo ringraziare la Fermana, il direttore, la proprietà. Mi mancava vivere lo spogliatoio. Ho firmato alle 19.58, ero felicissimo. E’ stata un’emozione veramente incredibile”. Queste le parole di Pannitteri, dopo la trattativa che lo portò a Fermo dalla Vis Pesaro. Quasi una manna dal cielo per il fantasista che fino a quel 31 agosto era fuori lista con i biancorossi e stava per ritrovarsi davanti a sè altri mesi buttati. Una chiamata importante, presa al volo.
Pannitteri ha rivelato anche momenti negativi nel corso della sua carriera quando era a Catania: Sono arrivato lì quando avevo 9 anni. Ho fatto lì tutta la trafila. Vedevo sempre i miei compagni andare in prima squadra ad allenarsi, ma io non venivo mai chiamato. Avevo smesso di giocare, non andavo ad allenarmi. Non giocavo mai, ho deciso di concentrarmi sulla scuola. L’anno dopo poi, mio padre, mi ha convinto a ritornare.

Quella con la maglia dell’Acireale, è stata invece la prima esperienza lontano da casa. Era il 2017 e Pannitteri mise a segno 2 gol in 29 presenze. Nella stagione successiva poi, il passaggio al Locri. Una gavetta caratterizzata da percorsi che di certo non saranno dimenticati e che l’hanno fatto crescere, come sottolineato dallo stesso giocatore: “Mi è servita tanto questa gavetta. Il primo anno mi è servito a capire il campionato. Nel secondo invece ho fatto la differenza. Ai più giovani consiglio sempre una Serie D piuttosto che una primavera. Lì davvero inizi a capire il significato dei tre punti. E’ un’esperienza veramente importante. Rifarei tutto.”

A cura di Antonio Palladino