Fermana, il Recchioni è un fortino: con Riolfo nessuna sconfitta casalinga

L'ultimo ko risale a settembre con la gestione Domizzi

14 Febbraio 2022

Redazione - Autore

Ormai archiviato anche il 26^ turno di Serie C, si può dire che la Fermana abbia messo un altro mattoncino per la sua corsa salvezza. Un altro pareggio sì, ma contro una squadra, la Vis Pesaro, che al momento ha una posizione migliore ed è consolidata in zona playoff. Ultimamente la formazione di Riolfo sa solo pareggiare: ben 7 delle ultime 8 partite hanno portato in dote 1 punto. L’ultimo successo risale al 28 novembre nello scontro diretto contro l’Imolese, terminato 3-0. Ma a giocare fin qui un ruolo decisivo nel campionato dei Gialloblù è senza dubbio lo stadio casalingo, il Bruno Recchioni. Da quando Giancarlo Riolfo siede infatti sulla panchina dei marchigiani, ovvero da fine settembre, la Fermana, non ha più perso sul proprio campo. 

Fermana, gli ingredienti del successo casalingo

Il Bruno Recchioni è diventato quindi una specie di fortezza per la Fermana. Dopo un avvio di stagione piuttosto negativo con 3 sconfitte e un pareggio, con la precedente gestione Domizzi, i Gialloblù, a partire da fine settembre, hanno deciso di affidare la panchina a Giancarlo Riolfo, ex allenatore di Pistoiese e Carpi. Da lì in avanti la Fermana non sa più cosa voglia dire perdere in casa. Un’imbattibilità che dunque dura da quasi 5 mesi, più precisamente dal 19 settembre, con la sconfitta contro il Modena, partita che è anche costata la panchina all’ex difensore di Venezia e Napoli. Successivamente, tra le mura amiche, sono poi arrivate 4 vittorie e 6 pareggi. Inoltre, negli ultimi due mesi, la squadra marchigiana ha infilato una lunga serie di pareggi, addirittura 7 nelle ultime 8 gare, con una sola sconfitta, sempre contro il Modena capolista. Numeri e punti comunque utili, che al momento le permettono di rimanere a galla al di fuori della zona playout. 

I segreti di Riolfo sono senza dubbio tattici e mentali. Dopo le prime gare utili a trovare la quadra, l’allenatore della Fermana ha modificato l’assetto della squadra, passando al 3-4-3, modulo sicuramente più adatto alle caratteristiche dei giocatori a disposizione. A fare ancora la differenza tra i pali ci sta pensando Paolo Ginestra, intramontabile portiere di 43 anni che ha più volte dimostrato di essere ancora decisivo nel salvare la porta dei suoi per portare a casa risultati preziosi. Ma non solo. Anche il pacchetto arretrato si sta comportando molto bene, avendo subito solo 5 gol nelle ultime 7 giornate, numeri molto inferiori rispetto alle dirette concorrenti. 

Estro e qualità sulle corsie

Se è vero che il reparto d’attacco è quello che sta soffrendo di più, con 20 gol fin qui segnati (peggior attacco del Girone B), è sulle fasce esterne che si concentra la qualità della Fermana. Su tutti Pannitteri, Frediani e Kyeremateng assicurano estro ed imprevedibilità. Le loro abilità nell’andare a puntare gli avversari nell’uno contro uno e la capacità di attaccare il fondo per servire cross invitanti in area di rigore possono essere decisivi. 

Solo Pannitteri e Frediani hanno contribuito, insieme, alla realizzazione di 6 gol e 6 assist alla squadra. Numeri che dimostrano quanto la differenza nello scacchiere tattico di Riolfo arrivi dalle fasce. Ora serve però ritrovare anche più cattiveria in zona gol, con gli attaccanti Marchi e Cognigni che hanno finora gonfiato la rete solo 4 volte. La cura Riolfo toccherà anche loro, interpreti fondamentali per la corsa salvezza dei Gialloblù che, con un fortino come il Recchioni, possono continuare il campionato con fiducia e nuove certezze.

A cura di Tommaso Ferrarello