Ferrante trascina il Foggia. L’agente: “Voluto fortemente da Zeman, vi racconto il loro rapporto”

L'attaccante rossonero è già al terzo gol stagionale. In esclusiva ai nostri microfoni, il suo agente Chiaretti ci ha raccontato del rapporto con Zeman, ma non solo

2 Ottobre 2021

Redazione - Autore

Come può un satanello a tinte rossonere parlare italiano e avere origini argentine? Inutile cercare la risposta sui libri di Antologia. Piuttosto, sarebbe meglio chiederlo ad Alexis Ferrante, l’attaccante che sta trascinando il Foggia a suon di gol. La sua carriera, condita da lunghi viaggi e numerosi spostamenti, non è stata facile.

Adesso, però, sembra aver trovato la dimensione giusta in Puglia, coccolato dal suo allenatore: “Un exploit simile ce lo auguravamo tutti e due, il giocatore è stato fortemente voluto da Zeman – ne parla così ai nostri microfoni Emanuele Chiaretti, agente di Ferrante -. Dopo un anno dove per infortunio non ha avuto continuità di rendimento abbiamo pensato fosse la soluzione migliore”.

Ferrante e il rapporto con Zeman

L’allenatore boemo è un volto ormai conosciuto da tutti in Italia. C’è chi ha avuto anche la possibilità di conoscerlo personalmente, come accaduto a Ferrante già agli inizi della sua carriera: “Si sono incrociati che lui era un giovane della Roma e quindi ovviamente Zeman l’ha conosciuto come un ragazzo e ha ritrovato un uomo. Da agente non conosco questo tipo di sensazioni, so che il ragazzo è molto contento e immagino anche il mister. Lui cerca di imparare il più possibile perché per un attaccante è solo un privilegio essere allenato da mister Zeman”.

Ma il miele non si fa senza le pecchie. Già, perché per ogni soddisfazione personale da parte di Ferrante, c’è dietro tanto lavoro: “So della fatica degli allenamenti. Si sa che lavorare con mister Zeman è una settimana impegnativa, ma dopo si vedono i risultati la domenica. È stata la soluzione giusta, perché Ferrante aveva bisogno di questo: di lavorare ritrovando condizione e di poter imparare tanto da uno come Zeman. Insomma, due-tre doppi turni a settimana è impegnativo, ma dopo i risultati si vedono”.

Il Grand Tour di Ferrante con tappa a Foggia

Da Piacenza a Foggia, passando per altre dodici piazze italiane: no, non è il racconto del celebre saggio “Viaggio in Italia” di Goethe, ma la storia calcistica del Tigre, così chiamato in molte delle città dove ha giocato. Probabilmente anche lo scrittore tedesco invidierebbe il Grand Tour del centravanti rossonero, rimbalzato da una parte all’altra dello Stivale fin dai dodici anni.

Terni è stata l’unica tappa più duratura, ma per il club rossoverde in Serie B non c’era spazio per Ferrante. Foggia può essere una nuova casa? La risposta ce la dà Chiaretti: “Ferrante è in prestito. La Ternana ha investito su di lui, vediamo cosa succederà e come si struttureranno le cose, anche perché lui si trova bene. Conosco la piazza di Foggia, da ex giocatore ho avuto la fortuna di giocarci e so che si sta bene. Soprattutto quando si fa bene è un bell’ambiente in cui lavorare. Vediamo quello che succederà”.

In stagione fin qui sono già tre i gol segnati da Ferrante, che in carriera non ha mai raggiunto la doppia cifra tra i professionisti. Chissà che non possa farlo proprio a Foggia, dove in questo avvio di campionato è l’attrazione di prestigio di Zemanlandia: un parco divertimenti italo-ceco, ma dallo spirito argentino.

A cura di Gabriele Ragnini