“Darò tutto me stesso per la mia città”: Fidelis Andria, il messaggio d’amore di Di Bari

Le parole dell'allenatore biancoazzurro

21 Febbraio 2022

Luca Guerra - Autore

“Chi ama non si arrende! Le parole non servono più, ma fino all’ultimo secondo che mi sarà data la possibilità darò tutto me stesso per la mia città”. Il mittente del messaggio social è Vito Di Bari, allenatore (con Nicola Di Leo) della Fidelis Andria, i destinatari sono tutti i tifosi biancoazzurri. Che vivono un’annata complicata sul piano calcistico: la loro squadra è penultima con 20 punti nel girone C di Serie C, a 13 punti dalla salvezza diretta e a +4 sull’ultimo posto occupato dalla Vibonese, che ha però giocato una partita in meno rispetto a Di Piazza e compagni.

Fidelis Andria, Di Bari e l’amore per la sua città

.Classe 1983, Di Bari è stato scelto dalla dirigenza della Fidelis Andria per prendere il posto di Ciro Ginestra, esonerato a inizio febbraio dopo il ko casalingo contro il Campobasso e una conferenza stampa in cui puntava il dito contro la piazza. Quella in biancoazzurro è la prima esperienza in panchina per l’esperto ex difensore, che in carriera ha giocato più di ha 500 partite fra serie C1, C2 e D. Per lui anche 28 presenze con la Reggina e 12 con la Cremonese in Serie B. Dopo l’esperienza della scorsa stagione nel girone H di Serie D con il Molfetta, aveva deciso di ritirarsi e avviare una nuova fase della sua carriera.

Pronti, via e Di Bari si è seduto in panchina il 2 febbraio contro il Catania. Risultato? Un pareggio per 1-1 ricco di rimpianti. Nelle partite successive, la Fidelis Andria ha pareggiato per 1-1 a Foggia, perdendo poi in casa (0-1) contro il Catanzaro. Negli ultimi 180 minuti sono maturati l’1-1 contro il Potenza in casa e il ko per 2-0 di Avellino.

I numeri della Fidelis Andria

La grande assente nei numeri della Fidelis 2021/22 è la vittoria. I biancoazzurri non ottengono i tre punti dal 28 novembre 2021 (2-3 a Messina) e le gare consecutive senza sorriso, Coppa Italia di Lega Pro inclusa, sono 12. Tante, troppe. E le 15 sconfitte in campionato sono la radiografia di una squadra che da inizio stagione non ha trovato un assetto definito ed è già passata per tre gestioni tecniche – a inizio stagione in panchina c’era Gigi Panarelli -senza invertire la rotta. Ora ci prova con il senso di appartenenza. Quello di Vito Di Bari.