La rinascita del faro azzurrostellato: Marco Firenze, talismano a metà

Con quella dell’ultimo weekend, sono già 5 le reti siglate da Marco Firenze con la Paganese. E non ha intenzione di fermarsi qui

27 Gennaio 2022

Redazione - Autore

Da Taranto a…Taranto: la stagione di Marco Firenze arriva al giro di boa con uno stesso, bellissimo, segnalibro. Il gol, amico mai troppo fedele del centrocampista genovese, ma di certo tutt’altro che a lui sconosciuto. È stato un gol al Taranto a segnare il “nuovo” esordio di Firenze al Marcello Torre, ed è proprio ai rossoblù che allo stesso modo il faro ligure intende rilanciare le speranze personali e di tutta la Paganese. Sono 5 le marcature stagionali siglate da Firenze in casacca azzurrostellata: un bottino che non accompagnava le statistiche del talento scuola Parma sin dai tempi di Vercelli. E non è un caso che sia proprio l’aria di Pagani ad aver risvegliato la sua verve realizzativa. E’ proprio sul prato del Torre che Firenze ha raggiunto il record di gol stagionali nel 2016/2017.

Credit: pagina ufficiale FB Paganese calcio

La stagione in pillole: un talismano a metà

Non che sia stato tutto rose e fiori nell’avventura azzurrostellata 2.0 cominciata a settembre. La Paganese, infatti, sta vivendo un campionato di Serie C tutt’altro che esaltante: 22 punti in classifica, a pari punti con un Campobasso appena fuori dalla zona playout. Un andamento tutto sommato deludente visto l’organico di valore affidato a Gianluca Grassadonia. Zito, Piovaccari, Tissone e Castaldo sono alcune delle “glorie”, forse un po’ retrò, che a inizio anno sembravano presagire un cammino decisamente più agevole in un seppur sempre complicato Girone C. Alla lista di stelle del gruppo di Grassadonia si iscrive subito anche lo stesso Firenze, tra gli ultimi arrivati, ma immediatamente eletto colonna portante del centrocampo dei campani. Due reti nei primi due incontri disputati contro Taranto e Bari, e poi un lungo digiuno interrotto nel derby casalingo contro la Juve Stabia a inizio dicembre.

Paganese,

Un gol che sancisce anche una prima riappacificazione con la tifoseria azzurrostellata, non sempre delicata nei confronti dell’ex enfant prodige del Crotone. Saranno altre due, con l’ultima arrivata lo scorso weekend a Taranto, le marcature di Firenze in questa prima parte di stagione. Con una curiosità: con lui a segno la Paganese è stata sconfitta in una sola occasione, nella rocambolesca disfatta di Picerno. Una sorta di talismano a metà.

Un talento Globetrotter, e quelle promesse di Ventura…

Un profilo classe ’93, quello di Marco Firenze, che per molti anni è stato ritenuto tra i più talentuosi del panorama italiano. Approdato al Crotone nel 2015, nel suo primo vero salto di categoria. Il centrocampista originario di Sestri Levante non riuscirà mai davvero a imporsi con la maglia dei calabresi. Finendo spesso alla ricerca della piazza giusta per la definitiva esplosione. Catanzaro, Siena, la già citata Paganese, e Pro Vercelli, maglia con la quale si guadagna lodi e apprezzamenti in Serie B, ricucendosi nuovo spazio nell’organico del Crotone. Un rilancio completo che spingerà Firenze a lasciare la Calabria per approdare all’ambiziosa Salernitana di Gian Piero Ventura, fresco ex della Nazionale Italiana ed estimatore dell’estroso centrocampista.

Un inizio di campionato da protagonista che finirà per rappresentare l’ennesima illusione. Dopo appena un gol sarà lo stesso Ventura a relegare Firenze ai margini del gruppo granata, sancendo di fatto la fine della sua esperienza all’Arechi. Ripartito il girovagare, con tappe che toccano Venezia e Padova, passando per Novara. Sarà proprio a Pagani che Firenze deciderà di riallacciare un filo azzurrostellato forse mai spezzatosi. A soli 30 km da quella Salerno “maledetta”. Sotto la guida dell’allenatore più adatto a lui, e abbracciato dall’ambiente che più di ogni altro ha saputo esaltare il suo talento. Prima la salvezza da ottenere a tutti i costi, e poi chissà. La Serie B in azzurrostellato, certamente un’illusione. Certamente la più bella di tutte.

A cura di Pietro Marchesano