Cresciuto con Locatelli e Cutrone, Bianchimano vuole salvare la Viterbese

Il gigante del Nord diventato grande al Sud è l’arma in più della Viterbese

8 Febbraio 2022

Filippo De Gradi - Autore

Il gigante del Nord diventato grande al Sud. Il riassunto perfetto della carriera di Andrea Bianchimano. Il colpo di mercato tanto atteso dai tifosi della Viterbese. Un lume di speranza in una stagione fin qui tormentata. Una squadra che non è riuscita ad esprimersi al meglio e con un grande bisogno di ritrovare gol e fiducia. Ed è per questo che la società ha scelto di puntare su di lui per credere sempre di più nella salvezza.

La Serie D e la Primavera al Milan con Locatelli e Cutrone

Se nasci a Carate Brianza e il tuo più grande talento è giocare a calcio, hai una sola scelta da fare. Milan o Inter? Andrea Bianchimano sceglie la prima. E la sua carriera inizia proprio con i rossoneri. Una crescita continua, in campo e fuori, che lo porta a raggiungere gli attuali 196 cm di altezza. Una stazza che gli spiana la strada nelle giovanili del Milan. Prima dell’arrivo in Primavera, Andrea ha la possibilità di giocare in prima squadra. All’età di 18 anni viene mandato in prestito all’Olginatese in Serie D. Una grande occasione che lui non si lascia scappare. 6 gol in 23 presenze che lo riportano in rossonero con maggior consapevolezza. Molti i talenti in quella Primavera. Il più promettente? Manuel Locatelli, con cui gioca solo una parte di stagione. Il motivo? La chiamata tra i “grandi” con cui segna all’esordio con il Sassuolo e si ripete con la Juventus. La concorrenza è serrata, soprattutto nel suo ruolo, con cui deve giocarsi il posto con Patrick Cutrone. A fine stagione le partite sono solo 15 con due gol segnati.

Il gigante del Nord diventato grande al Sud

L’anno successivo è quello del salto nel professionismo. Questa volta molto più lontano da casa. Attraversa tutta Italia fino ad arrivare a Reggio Calabria. Da un estremo all’altro. Ma Andrea non sembra accusare la lontananza da casa. Due stagioni con la Reggina in cui avviene la consacrazione definitiva. 55 presenze, 13 gol e 5 assist in due stagioni. Niente male per un esordiente. Arriva la chiamata del Perugia in Serie B. Ma le cose non vanno come vorrebbe e a gennaio scende di nuovo. Al Sud e in Serie C. L’aria della Calabria gli fa bene e al Catanzaro torna a giocare e a segnare come alla Reggiana. Si ripresenta quindi il Perugia, sceso in Serie C nel frattempo. La seconda occasione non se la fa sfuggire. 32 presenze, 8 gol e 2 assist. Ma soprattutto la vittoria del campionato. Una rivincita personale per Bianchimano.

La Serie B, però, non sembra ancora portargli fortuna. Una prima parte di stagione in cui gioca pochissimo. Ed ecco che arriva l’occasione Viterbese. Di nuovo in Serie C. Ma questa volta la sfida è ancora più impegnativa. Ma salvare la Viterbese è la sua missione. E per farlo dovrà tornare a fare quello che sa fare meglio: segnare. Dopo solo 4 presenze è già tornato al gol. Ora il gigante vuole prendersi sulle spalle la squadra di Punzi. Per diventare grande. Per prendersi un’altra rivincita personale. E (ri)meritarsi la Serie B. Questa volta da protagonista.

A cura di Filippo De Gradi