Alle origini di Gagno: “Da ex attaccante certi colpi li ha. Quando lo mandavamo sotto la doccia a forza…”

Mister Brunello ha visto crescere Gagno fin da quando era un bambino con la maglia del Montebelluna: "Impressionante come si facesse scivolare tutto addosso"

11 Aprile 2022

Redazione - Autore

Ne parlano giustamente tutti e il video del suo gol sta facendo il giro del mondo. Riccardo Gagno è l’uomo del momento. Il portiere bomber, sì lo possiamo dire, che al 91′ di Modena-Imolese sul punteggio di 1-1 direttamente dalla sua area ha segnato il primo gol in carriera. Una rete che porta i compagni ad un passo dalla Serie B. Molta gente ora impererà a conoscerlo, ma c’è chi lo ha visto crescere e gli ha insegnato tutti i segreti del mestiere. O quasi.

Tutta la felicità di Gagno con i tifosi

All’origine di Gagno c’è Mister Brunello: “Innate doti da atleta”

Fra questi c’è Andrea Brunello. Classe 1982, attualmente fa il preparatore dei portieri nelle giovanili del Vicenza. Laureato in scienze motorie, nel 2002 allenava i numeri uno del Montebelluna, società da cui è uscito un campione come Francesco Toldo. Lì Gagno è cresciuto e si è formato come calciatore: “Allenare una forza della natura come Riccardo è stato semplice. Non è retorica, anzi. Lo sottolineo a distanza di tempo ma già da allora, durante gli stage nel corso della scuola calcio, spiccava grazie alle sue qualità rispetto ad altri ragazzini della sua età racconta in esclusiva a LaCasadiCnon gli ho assolutamente insegnato i segreti del mestiere. Gli ho semplicemente corretto alcuni fondamentali che già possedeva di suo. Non amo prendermi meriti che non ho, preferisco sottolineare le sue innate doti da atleta”.

Mister Brunello, ex allenatore di Gagno

“Dovevamo mandarlo sotto la doccia con la forza”

Andrea ha passato diversi anni assieme a Riccardo, che con il tempo ha affinato la sua tecnica: “Ricordo con estremo piacere il quinquennio trascorso assieme a lui. Veniva ad allenarsi tutti i giorni anche con i ragazzi più grandi e non sfigurava per niente. Tre cose in lui erano veramente notevoli: il sorriso stampato sulle labbra non mancava mai. Si divertiva sempre e a volte bisognava mandarlo a far la doccia con le cattive perché, fosse stato per lui, si poteva andare avanti anche di notte. Poi si faceva scivolare tutto addosso. Una cosa incredibile. Anche di fronte ad errori grossolani che commetteva in partita lui si metteva in discussione per primo e analizzava l’accaduto con maturità e leggerezza. Infine la capacità di apprendimento. Gli facevi vedere una volta un esercizio e lui lo replicava immediatamente e perfettamente. Spesso lo faceva anche meglio di me…era un esempio per tutti”.

Il piccolo Gagno con la maglia del Montebelluna

“Al gol di Gagno mi è venuto da sorridere”

Mister Brunello non è affatto stupito della prodezza del suo ex allievo, che ora è sulla bocca di tutti: Riccardo nasce come attaccante, questi colpi li ha di suo. Fin da piccolo calciava in maniera notevole.
In quel periodo, attorno al 2006, il vivaio del Montebelluna era veramente florido e la filosofia dei responsabili dell’epoca, cioè Renato Candier e Lorenzo Simeoni, era quella di far divertire i ragazzi facendoli giocare e senza imporgli un ruolo. Riccardo era un ottimo terminale offensivo, però ogni tanto si metteva anche in porta. Alla fine ha scelto di rimanere tra i pali e credo che sia stata la scelta più azzeccata, tanto che ha esordito in serie D con il Montebelluna nemmeno maggiorenne ed in seguito è stato acquistato dal Brescia dove ha iniziato il suo percorso professionistico. Quando ho visto il video del gol mi è venuto spontaneo sorridere. Perché riassume un po’ tutte le caratteristiche di Riccardo. Lui ci ha provato e gli è andata bene. Ha sempre ragionato in questa maniera.
Poi è stato anche fortunato ma come spesso accade la dea bendata premia gli audaci“.

“E adesso non si monterà la testa”

Ora parlano tutti di lui e un ragazzo con un carattere debole potrebbe montarsi la testa: “Ma non Riccardo – ribadisce sicuro mister Brunello – lo conosco troppo bene. Tutto questo rumore gli ha fatto piacere, si sarà goduto il momento. Ma dopo le due-tre ore del post partita ha sicuramente voltato pagina e sta già pensando alla prossima gara, a prepararsi nel migliore dei modi per confermare quanto di buono ha fatto”. L’anno scorso Gagno ha avuto un periodo no ma ne è uscito alla grande. Merito della sua personalità e del suo carattere solare: “E’ stato uno dei pochi ad essere riconfermato a Modena, sono certo che i dirigenti hanno valutato anche l’uomo oltre che l’atleta per tutte le cose che ho descritto prima. Questa stagione lo può consacrare definitivamente nel mondo del calcio ad alti livelli e sono convinto che non si lascerà scappare questa opportunità”.

Di Stene Ali