Da papà Gianfranco al figlio Gianmarco, la famiglia Zigoni nel segno di Verona

La storia del centravanti della Virtus Verona

10 Febbraio 2022

Redazione - Autore

Era il 9 febbraio quando un membro della famiglia Zigoni tornò a segnare con la maglia di un club di Verona. A pensarci Gianmarco che, al minuto 64′ della partita tra Virtus Verona e Sudtirol, con un’incornata da vero attaccante, bagnò il suo debutto casalingo con un gol. Tanti anni dopo dall’ultima rete di papà Gianfranco che, proprio a Verona, con la maglia dell’Hellas, è stato protagonista tra il 1972 e il 1978. Un filo rosso che li unisce dopo tanto tempo, uno splendido flashback che fa tornare indietro nel tempo. Gianmarco, poi, si è ripetuto altre due volte. Contro il Trento e nella vittoria contro la FeralpiSalò.

Zigoni, tra Treviso e Milan

Zigoni nasce proprio a Verona nel 1991 ed inizia a muovere i primi passi nel calcio nell’Opitergina, club dilettantistico nella quale ha chiuso la carriera il papà. Ben presto comincia a mettersi in mostra agli occhi attenti di vari club prestigiosi. A prelevarlo prima di tutti è però il Treviso, nella quale segna più di 100 gol nel settore giovanile, tanto da arrivare anche a debuttare precocemente in prima squadra. E’ il gennaio del 2009 quando Gianmarco, a soli 17 anni, fa il suo esordio in Serie B nel match perso contro l’Ancona. Chiude la stagione con 18 gettoni totali e anche 2 reti. Si mette quindi in luce come uno dei talenti più in rampa di lancio del campionato cadetto. Nell’estate dello stesso anno è il Milan ad acquistarlo, strappando un assegno da quasi 1 milione e mezzo di euro. Un investimento importante per i rossoneri, vogliosi di assicurarsi le prestazioni di uno dei migliori giovani di quell’annata. Gioca metà stagione in Primavera, segnando anche 9 gol, poi, a marzo 2010, arriva anche a debuttare, con la prestigiosa maglia del ‘diavolo‘, subentrando a Inzaghi.

Cercando di emergere

Tutto pare andare per il meglio, ma il Milan ha in realtà altri progetti per lui. In un primo momento passa in comproprietà al Genoa, che lo gira subito in prestito al Frosinone in Serie B. Poche luci e tante ombre, solo 6 partite e 1 gol prima di rientrare alla base. Il Milan, però, decide nuovamente di riscattarlo dal Genoa. Sembra l’inizio di un nuovo capitolo in maglia rossonera, ma la dirigenza guidata da Adriano Galliani preferisce mandarlo in Serie C a farsi le ossa. Veste quindi la maglia dell’Avellino nella stagione 2011/12, giocando 30 partite e gonfiando la rete in 11 occasioni. Numeri molto buoni che trasmettono fiducia a Gianmarco. Il Milan, in vista della stagione successiva, decide di mandarlo alla Pro Vercelli, ma solo per metà stagione. Fatica infatti a ritagliarsi spazio e opta, nel gennaio 2013 per tornare all’Avellino. 6 gol in 10 partite per diventare uno degli artefici del ritorno in Serie B dei ‘Lupi‘, dopo 4 anni dal fallimento.

In rampa di lancio

L’ultima stagione ad Avellino è quella che lo consacra definitivamente nel calcio professionistico italiano. Sì, perché poi Zigoni rimane in Serie C, ma al Lecce. Piazza importante e molto calda che medita e sogna il ritorno in categorie ben più ambiziose. Gioca un buon campionato, prima di passare al Monza, dove non lascia ricordi indelebili. Nel 2015 gioca con la maglia della Spal, dove rimane per ben 2 anni. E’ tra i protagonisti del doppio salto dalla C alla Serie A. Segna in totale 33 gol, con 8 assist in più di 100 partite. L’esperienza ferrarese diventa, fino a quel momento, l’avventura più stimolante e importante della sua carriera. Nella massima categoria del nostro calcio, però, non viene confermato. Torna ancora al Milan che deve deciderne il futuro.

E’ il 2017 e Zigoni viene ceduto in prestito, ma con obbligo di riscatto. Questa volta al Venezia. Quel Venezia allenato da Pippo Inzaghi. Destini che si incrociano di nuovo. 8 anni prima, infatti, uno Zigoni adolescente conosceva per la prima volta il terreno di San Siro, subentrando proprio al mitico numero 9 rossonero. Ora si trovano ancora insieme. Altra esperienza stimolante per Gianmarco, con il desiderio di contribuire a riportare in Serie A una piazza storica come Venezia, dopo esserci riuscito nelle precedenti avventure. In Laguna gioca totalmente 67 partite in 3 stagioni, mettendo a segno 11 gol e 3 assist. Si rivela fondamentale nel match di fine stagione tra Carpi e Venezia: fa il suo ingresso nella ripresa siglando la sua prima tripletta in maglia arancio-verde, decisiva per la vittoria in rimonta per 3-2 della squadra lagunare. Risultato che permette così ai veneti di disputare i playout e di difendere la categoria.

Il presente di Zigoni

Terminata l’avventura in Veneto, per Zigoni, nel 2020, si spalancano nuovamente le porte della C, dopo 4 anni. Si accasa al Novara, ma anche qui fatica a segnare con regolarità: solo 2 gol in 19 partite. Esperienza che termina solo dopo qualche mese. A gennaio ’21 passa quindi al Mantova, con la quale segna soltanto un gol nel rotondo 5-1 rifilato all’Imolese. A fine stagione rientra al Venezia, che nel frattempo ha centrato il tanto sognato ritorno in Serie A.

Il 31 gennaio 2022, dopo esser rimasto fuori rosa nella prima parte di stagione, si accasa a titolo definitivo alla Virtus Verona. Nel recupero della 20^ giornata arriva il suo primo gol, dopo quasi 1 anno di distanza dall’ultimo realizzato con la maglia del Mantova. Una rete per scacciare le paure e la negatività. Un gol per ritrovare il sorriso e ricollegarsi a papà Gianfranco. Un gol nel segno di Verona, proprio lì dove la famiglia Zigoni ha fatto la storia. E dopo le due reti consecutive. Prima nella trasferta di Trento poi quella ha deciso la partita contro la FeralpiSalò. Gianmario non si vuole fermare, nel segno di Verona.

A cura di Tommaso Ferrarello