Ignoffo: “Avellino-Benevento è una finale playoff anticipata”

Le dichiarazioni del doppio ex sulla partita

14 Aprile 2024

Alessia Albani - Autore

Avellino e Benevento sono pronte a contendersi la seconda posizione nel rush finale del girone C di Serie C. Il confronto fra le due squadre campane vedrà il suo culmine nella giornata di lunedì 15 aprile, quando le due formazioni si troveranno una contro l’altra al Partenio Lombardi. Di questo, della sua carriera da calciatore e del suo attuale ruolo di allenatore del Ragusa, abbiamo parlato con Giovanni Ignoffo, doppio ex della sfida, e legato ad un credo ben preciso: “Non mollare mai. Il calcio è un mondo difficile, che spesso ti butta dalle stelle alle stalle e viceversa. Prima o poi l’opportunità arriva, bisogna crederci sempre“. Una prerogativa che può valere perfettamente anche per Avellino e Benevento: protagoniste del big match della 36esima giornata.

credit avellino

Ignoffo: “Avellino-Benevento, ci si aspetta una grande partita”

Sul big match di lunedì sera, il pensiero di Ignoffo è il seguente: “Ci si aspetta una grande partita perché sono due compagini deluse ma non perché non avessero fatto quello che era il loro campionato ma perché le aspettative dei due club era quello di vincere il campionato in maniera diretta. Sulla loro strada hanno trovato la Juve Stabia che ha fatto un capolavoro. Va dato loro onore e merito perché è un gruppo che sicuramente è costato meno che però ha lavorato meglio nell’arco di tutto il campionato e meritatamente hanno vinto. Sono due squadre che in sede di playoff potrebbero dire la loro per la vittoria di campionato perché sono attrezzate per fare il salto in B. La partita – ha aggiunto – si presenta da sola. Uno è un club cresciuto molto negli ultimi 10 anni, l’altro si porta dietro una storia importante con tanti anni di A. Sicuramente c’è la voglia di conquistare questo secondo posto che darebbe il vantaggio del doppio risultato in caso di semifinale. Non da sottovalutare perché andando incontro a due pareggi e non è cosa da poco per gli scontri diretti. Avellino-Benevento sarà molto combattuta e allo stesso tempo un anticipo di finale, perché a mio parere sono due squadre che hanno gruppo organico fondamentale. L’aspetto mentale potrà fare la differenza. Una partita giocata sul filo di lana e l’episodio potrebbe cambiare esito della gara. Sono due club che vivono una realtà simile“. In merito al sold out: “Ci tengono entrambe le tifoserie a dare la loro carica in queste partite e far sentire il loro apporto. Dall’altro canto sono piazze con pressioni che possono incutere timore ai giocatori e soprattutto quando i risultati non arrivano“.

Come affrontare un big match

Ci si interroga spesso su quale sia il miglior approccio a gare così importanti, questa è la risposta di Ignoffo: “Ci deve essere una prestazione ottimale tramite il lavoro quotidiano e settimanale che ti danno una dimensione di quello che poi vai a trovare. Da giocatore dico che quando si arriva alla gara devi solo pensare alla partita, a divertirti e ad affrontarla con le tue armi migliori. Da allenatore invece devi essere bravo a prepararla soprattutto a livello nervoso. Questi match dal punto di vista tecnico-tattico si preparano da sé. L’aspetto nervoso va gestito bene. Un piccolo errore può costare caro. Da entrambe le parti sono partite bellissime da giocare e disputare, da fare da protagonista. Ovviamente quando si parla di un derby di questo livello, la cosa più importante è portare a casa il risultato“. Sulla possibile reazione del Benevento dopo la delusione del Vigorito contro la Juve Stabia: “Stanno ancora recriminando per quattro-cinque punti persi con Sorrento, Audace Cerignola ma alla fine arriveranno nelle condizioni migliori per poter giocare la gara. Tra le altre cose il Benevento fuori casa ha fatto le cose migliori in questa parte di campionato. Si può dire che è una squadra temibile“.

Credits: Mario Taddeo

“Avellino e Benevento hanno dei grandi giocatori”

Per Ignoffo una parentesi non solo da giocatore ma ad Avellino ha anche vissuto la sua prima parentesi in panchina: “Peccato sia durata poco a causa di una situazione societaria particolare. Sono stato esonerato nonostante i risultati non fossero peggiori, ero a 2 punti dai playoff. Ero partito con un mese di ritardo e 12 calciatori a disposizione. Avevo superato il turno di Coppa Italia. Ma nonostante ciò mi è servito per arricchire la mia esperienza e curriculum da allenatore. Mi ha fatto capire che è una categoria dove posso tornarci e viverla da professionista“. Tornando, invece, alla sfida Avellino Benevento di lunedì, questi i possibili protagonisti secondo l’attuale allenatore del Ragusa: “Facile dire gli attaccanti di entrambe le formazioni in questi big match ma siccome mi voglio affidare all’episodio potrebbe essere un qualche difensore a risolverla con un calcio piazzato o da palla ferma. Da una parte Pastina che ha un bel calcio e dall’altro Cionek. Diciamo che comunque nel mondo del calcio tutti gli uomini sono fondamentali“. Parlando della rosa delle due squadre, Ignoffo risponde: “Da entrambe le parti ci sono due giocatori che secondo me possono rompere gli equilibri: Patierno e Ciciretti. Elementi validi che possono fare anche un passo in avanti nella categoria“.

I playoff sono un terno a lotto

Entrambe le squadre si trovano in zona playoff. Un format diverso rispetto a quando Ignoffo giocava: “Una rivoluzione di un campionato. Chi riposa tante partite, quindi per assurdo le seconde o le terze classificate, giocano dopo 15 giorni. Questo può influenzare il rendimento delle squadre. È diventato un terno a lotto anche se poi alla fine, come si è visto negli ultimi anni, le seconde e le terze hanno fatto da padrone i playoff. In passato, quando allenavo il Benevento è stato il Como a vincere arrivando nella fase finale superiore rispetto a chi ha riposato maggiormente“. Ignoffo è allenatore del Ragusa, in Serie D girone I. La sua squadra si trova a un solo punto dai playoff e l’allenatore commenta così il suo operato: “Sono soddisfatto. Eravamo partiti per fare un campionato di una salvezza tranquilla. Ho avuto a disposizione dei ragazzi che mi hanno seguito lavorativamente parlando. Sono cresciuti ogni settimana. Siamo arrivati a poterci giocare questa opportunità che sarebbe la chiusura di un cerchio magnifico. Sarebbe il coronamento di tutto il lavoro. Sarebbe l’apoteosi giocare i playoff“. Un obiettivo importante, che a inizio stagione era isperato: “Ci credo tanto. Non siamo distanti da nessuno. Questa squadra ha dimostrato di poter giocare con chiunque anche con chi ci sta davanti in campionato. Le partite le abbiamo sempre giocate alla pari. Abbiamo l’ultimo sforzo ovvero dover superare queste ultime tre partite cercando di ottenere il maggior numero di punti possibili. Però se l’Acireale dovesse vincere tutte e tre, loro hanno un piccolo vantaggio. Noi ci dobbiamo provare, abbiamo il dovere e la forza di poter giocare tutte le nostre carte sperando che tutto alla fine vada bene“.