Guido Davì, la doppia vita del calciatore player

La doppia vita di Guido Davì, centrocampista della Juve Stabia, diviso tra campo e videogiochi. Il calciatore è tra i migliori player di Fifa.

3 Ottobre 2021

Redazione - Autore

L’espansione degli eSports coinvolge sempre più calciatori, tra questi anche Guido Davì. Il centrocampista palermitano, di proprietà della Juve Stabia, con 4 presenze finora all’attivo nel campionato di Lega Pro, alterna la propria vita tra campi di allenamento e rettangoli di gioco virtuali. 

Non tutti sanno che Davì è un appassionato di videogiochi a tal punto da esser diventato un player professionista ottenendo anche risultati importanti. Ovviamente priorità al campo e alla Juve Stabia, ci assicura chi lo conosce bene, ma il calciatore, cresciuto nelle giovanili del Palermo, è attualmente uno dei migliori player di Fifa in circolazione.

Davì tra i migliori player di Fifa in Italia

Talmente bravo che, nel 2020, Davì è riuscito a piazzarsi al secondo posto nella classifica mondiale della weekend league di Ultimate Team in Fifa 20, una competizione settimanale che si svolge sul suddetto videogioco. Ma non solo, nella passata edizione, il calciatore della Juve Stabia ha raggiunto la 28° posizione, migliorando lo score ottenuto in Fifa 20 (dove arrivò 30°).

In una precedente intervista, rilasciata nel 2020 a gianlucadimarzio.com, il calciatore ha raccontato la sua passione ma soprattutto la cura della sua immagine in ambito eSports da parte della Pro2be, agenzia specializzata in quest’ambito, che segue le formazioni virtuali di Genoa, Monza e Crotone. Giusto per citarne alcune. 

L’evoluzione del giocatore moderno proietta l’interessato, ad aver “due procuratori”, anche se non è propriamente corretto per l’ambito degli esports. Certamente, Davì, si ritrova ad avere un procuratore per il calcio reale e un’agenzia per il calcio virtuale. Insomma un calciatore 2.0.

La classifica delle Global Series, c’è Guido Davì

eSports universo in espansione

L’universo degli eSports sta attraversando una fase di espansione impressionante. I numeri degli analisti parlano chiaro: il mercato delle competizioni elettroniche supererà il valore di 1 miliardo e mezzo di dollari raggiungendo un’audience di oltre 600 milioni di persone. Palazzetti gremiti in ogni ordine di posto da tifosi letteralmente in visibilio per le gesta su schermo dei loro beniamini, ai quali vengono dedicati fan club e nomignoli, vere e proprie federazioni di videogiocatori che vedono la luce, tantissimi sponsor volti a finanziare queste attività a e una rete composta da decine di milioni di utenti che guardano e commentano online gli incontri rendono l’idea delle dimensioni assunte da questo movimento.

eSerie C per avvicinare i giovani ai piccoli club

Anche la Lega Pro sta cercando di spingere verso questa direzione, cercando, insieme ai club, di creare dei tornei ufficiali per avvicinare sempre di più i giovani. Nella passata stagione il Palermo eSports si è aggiudicato il titolo battendo il Novara in semifinale. Mentre, la medaglia di bronzo, se l’è aggiudicata l’Avellino, sconfitta proprio dai piemontesi.

La eSerie C ha avuto un buon successo, registrando 1500 utenti unici nel primo torneo ufficiale organizzato con i club. Al tempo stesso, però, questa potrebbe esser un arma a doppio taglio per i piccoli club che, con la speranza di avvicinare sempre più ragazzi, si ritrovano a subire un disamoramento verso i propri colori a favore dei club più blasonati a livello mondiale.

A cura di Michelangelo Freda

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