Quante volte nel calcio numerosi talenti sono posizionati sotto i riflettori facendo esaltare tutti gli appassionati? Il passaggio dalle giovanili alla prima squadra, la fama personale che cresce e tutte le prime pagine che parlano della stella che è appena nata sul campo. Poi, il buio. Dal campo le stelle tornano in cielo. Cominciano i prestiti, nessuno ti accosta più ai grandi nomi e le pressioni sulle spalle spariscono. Le prime pagine sembrano essersi scordate della promessa in un battito di ciglia. Tutto questo Hachim Mastour, oggi in seconda divisione marocchina, lo ha vissuto sulla propria pelle. E quindi? Come ripartire? Semplice, continuando a fare quello che ha sempre alimentato le ambizioni: giocare a calcio. Il tutto nonostante la bocciatura della scorsa stagione al Foggia, quando Zeman sentenziò: “Da piccolo sapeva giocare, poi non ha mai visto la palla”.
Hachim Mastour ha 24 anni e nel giugno del 2022 ha avuto l’occasione di tornare a giocare con i professionisti. La squadra? Reinassance Nahdat Zemamra. Sì, Renaissance. Un po’ come se il destino volesse toccare la spalla del ragazzo mandandogli un messaggio nascosto e tutto da interpretare. Rinascere per provare a tornare sui palcoscenici di una volta, gli stessi che lo portarono a girare uno spot con la RedBull al fianco di Neymar fino alla sua presenza nella lista dei migliori 50 giocatori nati nel 1998 creata dal The Guardian. Sembra passata una vita ormai. L’esordio con la maglia del Milan non arriverà mai e la luce della stella arrivata per scrivere la storia si affievolirà anno dopo anno. Hachim Mastour è tornato nei professionisti per darsi la spinta definitiva. La cornice è la seconda divisione marocchina, la Botola 2. Ritorno alle origini, connessioni più forti. Ritrovare le proprie qualità. Reinassance.
Un percorso che non ha più trovato un destinazione fissa, quello di Hachim Mastour. Dalla Grecia alla Spagna, passando anche per l’Olanda. Soltanto al suo rientro in Italia il ragazzo riuscirà a segnare la sua prima rete tra i professionisti. Prima l’esperienza con la maglia della Reggina in C, in cui Hachim scende in campo 10 volte senza mai segnare, poi un altro capitolo. L’ennesimo di un talento in cerca di una risposta che tutti gli avevano garantito, ma che alla fine ha deciso di non bussare alla sua porta. Lo sfondo? Non sarà né la Serie A né la Champions League. Mastour realizza la sua prima rete assoluta in carriera tra i professionisti in Serie C, con la maglia del Carpi. Avere la forza di continuare a camminare sul percorso disegnato dalla passione per raggiungere obiettivi che sembrano ormai lontani. Hachim tornerà a segnare soltanto un anno dopo. Lui, che in Serie C era stato vicino anche al Foggia di Zeman. Numero dieci sulle spalle, fascia da capitano stretta al braccio e rete con il suo Reinassance Nahdat Zemamra. La volontà è quella di scrivere un nuovo capitolo della sua carriera. Quello definitivo, per poi prendere un volo che è stato rimandato per troppe volte. Il destino gli ha parlato, quasi sottovoce. Una luce che torna. La parola d’ordine è chiara: reinassance.
A cura di Jacopo Morelli
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