Il percorso di Miretti con la Juventus Next Gen è diventato un esempio per tutti gli altri giocatori che in questo momento hanno il sogno di giocare in A con la maglia bianconera. Il centrocampista, dopo l’esordio in Champions League, può spegnare un’altra candelina, quella dell’esordio in Nazionale contro l’Austra, subentrando a Barella al 90′.
Se il percorso di Fagioli è stato intervallato da alcuni prestiti, quello di Miretti ha seguito solo una strada: quella di Torino. La Primavera, i primi calci a un pallone con la maglia della Juventus sempre sul petto e poi i vari scalini. Prima l’esordio tra i professionisti in Serie C e poi la chiamata di Allegri: “Crediamo molto nei giovani, ho fatto una lista di quindici talenti” – ha detto l’allenatore.
Ha mostrato dal primo giorno la personalità di chi ci crede. Serio sul campo ed anche fuori dal campo, come sul palco del Golden Boy, quando ha ritirato il premio di miglior giovane italiano. Trofeo che gli ha consegnato uno dei suoi idoli: Marchisio. Una sorta di passaggio di testimone, fino ad un altro sogno ora diventato realtà. Miretti è diventato il cinquantesimo esordiente dell’era Mancini ed anche se non si tratta del Mondiale in Qatar, è sempre una prima tappa.
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