La Juventus Next Gen ora vola in alto: in Europa solo in due meglio dei bianconeri

Squadra Juventus Next Gen - credit Resportage/Alessandra Di Luccia
Il ritorno di Brambilla sulla panchina della Juventus Next Gen ha cambiato la stagione bianconera: sono 11 i risultati utili consecutivi
Sliding doors. Nella vita come nel calcio ci sono momenti che possono segnare la svolta, suonando la riscossa dopo aver toccato il fondo. La Juventus Next Gen ha visto da vicino l’incubo dell’ultimo posto in classifica, prima del ritorno di Massimo Brambilla. Un altro che aveva vissuto un inizio di stagione difficile, con l’esonero dal Foggia dopo solamente sette giornate.
Con la vittoria contro il Benevento, i bianconeri hanno raggiunto quota 11 risultati utili consecutivi. In tutta Europa soltanto Burnley (20) e PSG (17) hanno fatto meglio della Juventus Next Gen. Numeri che non possono che far sognare in grande i ragazzi bianconeri, che hanno avuto il merito di risollevare la testa e scrollarsi di dosso un avvio difficile nonostante la giovane età. Non certo una cosa da tutti, soprattutto in un campionato complicato ed equilibrato come il girone C.
“Certi amori fanno giri immensi e poi ritornano“, come cantava Venditti nell’oramai lontano 1991. Il giro di Brambilla non è stato immenso, ma il suo ritorno ha inevitabilmente cambiato la storia della stagione bianconera. Se nelle 15 uscite con Paolo Montero in panchina i piemontesi avevano una media punti per partita di 0.47, con l’allenatore bergamasco il dato è più che quadruplicato, arrivando ad un incredibile 2.25. Un passo da promozione in Serie B, il vento è cambiato all’ombra della Mole.
Tornato sulla panchina della Juventus Next Gen dopo pochi mesi dall’addio che aveva chiuso un biennio di grandi successi, con l’apice della finale di Coppa Italia Serie C poi persa contro il Vicenza, la deludente esperienza di Brambilla al Foggia è oramai alle spalle. Per lui ora c’è solo il sogno dei playoff da centrare, mica male per un allenatore arrivato quando sulla squadra aleggiava l’incubo della retrocessione.
Chiudere la porta alla base: il segreto della svolta di Brambilla
L’inversione di tendenza della stagione della Juventus Next Gen sta tutta in un dato. Se nelle 15 partite della gestione Paolo Montero erano stati 26 i gol subiti, raccogliendo soltanto due clean sheets, con Brambilla la storia è cambiata. Soltanto 8 le reti incassate dal ritorno dell’ex allenatore dell’Atalanta Primavera, riuscendo a mantenere la porta di Daffara inviolata per ben sette volte.
La vittoria contro il Benevento ha visto la nascita di una stella sotto il cielo di Biella. Vasilije Adžić si è preso la scena con un calcio di punizione da impazzire, evidenziando in maniera definitiva tutto il suo talento. Non certo un modo banale per il suo primo gol in Italia, in attesa di prendersi anche l’Allianz Stadium.

Juventus Next Gen, i migliori talenti
Thiago Motta non ha mai nascosto di essere pronto a pescare dal serbatoio di talenti della Juventus Next Gen. In questa stagione ragazzi come Nicolò Savona e Samuel Mbangula, inizialmente integrati nell’organico della seconda squadra, si stanno ritagliando uno spazio sempre più importante tra Serie A e Champions League.
Oltre al sopracitato Adžić, che ha già vissuto il sogno del debutto tra i grandi, presto potrebbe toccare ad altri protagonisti della squadra di Brambilla. Tra questi impossibile non nominare David Puczka, terzino arrivato in estate dall’Admina Wacker e che ha servito 3 assist in stagione, oppure Giacomo Faticanti, mediano classe 2004 in prestito dal Lecce.