Credits Martina Cutrona
Quando si dice “carpe diem” è proprio il caso di Mattia Compagnon, ala della Juventus Next Gen. Il classe 2001 è stato convocato con la prima squadra bianconera per la sfida di Europa League contro il Friburgo, a causa dei numerosi infortuni in attacco per i bianconeri. Un grande salto – già avvenuto nelle ultime partite della scorsa stagione – per quella che potrebbe essere un’altra rivelazione tra i giovani bianconeri, dopo l’exploit di Iling-Junior. Il progetto Under sta mettendo in luce molti ragazzi, arrivati ad occupare un’importante percentuale tra i convocati della prima squadra della Juventus. A Lecce, infatti, ben 3 attaccanti su 5 (Soulè, Compagnon e Iling-Junior) fanno parte della squadra Next Gen.
Fin dalle prime volte in cui Soulè si è messo in mostra, arrivando a trovare il posto in prima squadra, l’Under 23 della Juventus ha avuto bisogno di un’altra ala offensiva. Il sostituto ideale era già in casa bianconera, fin dall’anno scorso, e si tratta proprio di Compagnon. Il classe 2001 ha sempre avuto le caratteristiche ideali per quel ruolo, arrivando a sostituire Soulè nella maniera migliore per le partite bianconere in Serie C.
Nella Primavera dell’Udinese ha espresso il meglio sfruttando il lavoro di Filippo Cristante. Ha spesso deciso le partite con i suoi gol o assist, partendo dalla destra e accentrandosi sul piede forte. Ha il “preziosismo” che spesso caratterizza i giocatori mancini. La Juventus crede sulle sue potenzialità e nell’estate del 2021 ha riscattato interamente il suo cartellino. Due anni fa si è ritagliato molto spazio a Potenza nella prima parte di stagione, per poi tornare subito a Torino nel girone di ritorno. “Mi ricordo che era prima di Natale, o prima di Capodanno, e ho ricevuto la chiamata del mio procuratore. Ero a casa con la mia famiglia ed è stato un giorno fantastico. Dopo quella telefonata c’è stato un mese di trattativa, è stata un po’ lunga. Alla fine si è conclusa a fine mercato e sono arrivato a Torino“. disse in un’intervista a Juventusnews24.
In estate Compagnon si è aggregato alla tourneè in America con la prima squadra, segnando anche un gol con il Chivas. “Ruberei il senso del gol di Vlahovic“, disse in un’intervista. Ora ha di nuovo la possibilità di vedere lui e tutti gli altri della prima squadra da vicino, cercando anche di ritagliarsi lo spazio per mostrare ai tifosi bianconeri di cosa è capace. In 50 partite con la Next Gen ha realizzato 12 gol e 2 assist, con un rendimento di livello alto spesso alternato ai tanti infortuni accusati in questi anni – l’ultimo lo ha tenuto KO nella prima parte di stagione.
Compagnon ha spesso rivelato il suo amore per il mondo della cucina. Ma passando al campo i suoi ingredienti preferiti sono: velocità, dribbling, visione di gioco. Tutte qualità che potrebbe far pensare che il suo idolo sia Messi e invece no, l’attaccante loda Cristiano Ronaldo, forse anche per averlo visto con la stessa maglia. Certo che se raggiungesse anche la concretezza del portoghese sarebbe un altro buon pasto da aggiungere al suo menù.
A cura di Antonio Salomone
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