Juventus U23-Padova, gioventù contro esperienza?

No, c'è di più. I pregi di una squadra si ritrovano anche nell'altra, per una sfida dall'esito tutt'altro che scontato

Ceravolo Soulè Juventus U23 Padova
17 Maggio 2022

Redazione - Autore

Juventus U23 – Padova, è gioventù contro maturità? L’età media delle rose dice questo, dato che i bianconeri rappresentano la rosa più giovane (21,2 anni) e i biancorossi la seconda più anziana (28,2) di questi playoff.

L’esperienza del Padova ha permesso alla squadra di lottare per la promozione diretta fino all’ultima giornata dopo un lungo testa a testa con il Sudtirol. Tutto merito di quelle 25 vittorie e 3 ko, per un totale di 85 punti finali. Dall’altra parte però anche i ragazzi di Zauli hanno dimostrato tanto, perché nonostante l’ottavo posto nella regular season, hanno già superato 3 turni playoff accedendo al secondo turno della fase nazionale.

Juventus U23 e Padova, oltre le differenze d’età: dagli over bianconeri agli under di Oddo

La differenza d’età tra la Juventus U23 e il Padova c’è, ma in entrambe le squadre si trovano i ‘pregi’ dell’avversaria. Oltre ai vari giovani come Miretti, Akè, Soulè, De Winter e alle rivelazioni come Compagnon (classe 2001 e miglior marcatore stagionale con 8 reti), De Graca (4 gol stagionali, di cui l’ultimo, decisivo contro il Renate) e Sekulov (classe 2002), ci sono anche gli over. Da Brighenti, classe ’87 e secondo miglior marcatore della squadra di questa stagione con 6 gol a Iocolano (autore di 5 reti) e Poli, entrambi classe ’89.

Allo stesso modo il Padova, oltre a poter contare sull’esperienza dei suoi bomber Ceravolo e Chiricò (entrambi a quota 11 gol) e su quella del suo capitano Ronaldo, 32enne alla sua quinta stagione di fila, è una squadra in cui i giovani di certo non mancano. E vengono valorizzati. Su tutti, il classe ’97 Bifulco, ex Primavera del Napoli autore di 4 gol. E ancora il giovane Bacci, classe 2005 convocato da Oddo proprio per la gara del Moccagatta e Gasparini (classe 2003). Insomma, due squadre apparentemente lontane e diverse, guardando le rose, ma anche con pregi comuni. 

E tornando al tema della differenza d’età tra le due rose, ci ha pensato Oddo a mettere un punto: “Non significa che corriamo meno di loro. Ci sono maratoneti che vincono anche a 40 anni, il fatto che siamo meno giovani di loro non significa che corriamo di meno. Loro hanno tanta qualità nella corsa e in alcuni giocatori. Penso che ogni partita faccia storia a sé e che non dobbiamo pensare a quello che è accaduto nella regular season”.

Una sfida che ritorna

Sarà dunque ancora Juventus U23-Padova, così come due anni fa, quando le due squadre si incrociarono sempre nei playoff. Allora erano gli ottavi di finale e in quel caso ad avere la meglio furono i bianconeri per 2-0, grazie alle reti di Zanimacchia e Frabotta. Stavolta sarà un match dall’esito tutt’altro che scontato. Lo sa bene Massimo Oddo che alla vigilia della gara di andata ha voluto tenere alta la concentrazione dei suoi. “Le partite sono tutte difficili a questo punto, noi stiamo bene e siamo migliorati.

L’errore più grande che possiamo fare è quello di pensare che abbiamo pescato un avversario meno forte di altre. Non avevo preferenze perché le partite sono tutte difficili e tutte complicate arrivate a questo punto. La Juve ha meritato il passaggio del turno, è una squadra fatta di giovani ed è completata da alcuni giocatori di esperienza che si aggiungono a giovani di qualità – ha proseguito Oddo. Abbiamo mollato il carico di lavoro questa settimana e ci siamo preparati a questa partita. Stiamo bene e siamo migliorati, i dati dicono questo, ma bisogna tradurlo poi nel rendimento in campo. Gli infortunati? Alcuni giocatori stanno fuori, non ci fasciamo la testa e non ci piangiamo addosso. Mancheranno Ronaldo, Jelenic, Bifulco, Busellato e Cissè. Di giovani porto via solo Bacci”.

Di Antonio Palladino