Latina-Bari, Di Donato: “Abbiamo il ruolo dei guastafeste”

Le parole dell'allenatore nerazzurro in vista del match contro i galletti

2 Aprile 2022

Redazione - Autore

Sarà sicuramente tra i match più seguiti dell’intero turno di campionato. Il Latina di Di Donato attende tra le mura amiche quel Bari a caccia della promozione, che contro i nerazzurri potrebbe arrivare in caso di successo. Squadra di casa che vive un momento non semplice, reduce da sei turni nei quali il Latina non ha mai centrato i tre punti: “Dalla mia squadra vorrei una grande reazione come quella di un paio di mesi fa, non stiamo attraversando un buon momento ed è la partita giusta per mettere le cose a posto. Partita difficile perché il Bari viene da noi a giocarsi la promozione, però per noi arriva la gara perfetta per capovolgere le ultime partite”.

Di Donato: “Tifosi Latina maturi e intelligenti”

Al termine dell’ultimo allenamento colloquio con i tifosi: “I nostri tifosi sono molto maturi ed intelligenti. Dopo la gara dell’andata con il Potenza potevano venire a contestarci invece ci sono stati vicini, come sono vicini in questo momento che non stiamo brillando e vengono sempre per dirci parole positive che servono a ricaricarci. Dobbiamo quindi farlo soprattutto per loro perché ci sono stati sempre al fianco. Sarà una partita diversa, di categoria superiore e mi auguro che venga più gente possibile allo stadio. Però devo ribadire che il tifoso del Latina non ha mai fatto mancare il suo apporto anche fuori casa dove c’è sempre stato un buon numero di nostri tifosi. Noi speriamo di riempire lo stadio, ma questo sta nella nostra bravura nel portarli al Francioni“.

Ufficio Stampa Latina

“Non dobbiamo mollare”

E sulla probabile formazione: “Saranno assenti Rosseti e Di Livio per problemi di carattere sanitario e Esposito che dovrà scontare una giornata di squalifica per somma di ammonizioni. Assente anche Spinozzi per aver subito una operazione ed è ancora in fase di recupero, mentre Carletti si è allenato a mezzo servizio. Comunque, a prescindere di chi ci sarà in campo, è “la partita”, dove le motivazioni andranno trovate da sole perché sarà una partita bella dove una squadra si gioca la vittoria del campionato e tu devi fare il guastafeste. Raggiunto l’obiettivo principale non dobbiamo mollare nulla perché altrimenti significa che non hai fatto nulla. Noi dobbiamo fare un qualcosa di eclatante, di grande che all’inizio della stagione era una utopia. Se non alziamo il nostro interesse non si ricorderà niente e nessuno. Abbiamo raggiunto la salvezza molto tempo prima ed ora dobbiamo pensare a fare qualcosa di più”.