Lo scudetto con l’Inter e il legame con Setti a Verona: ora Mandorlini riparte da Mantova

La storia dell'allenatore pronto alla nuova avventura

Andrea Mandorlini
21 Febbraio 2023

Redazione - Autore

La notte porta consiglio. A Mantova, dopo l’esonero di Nicola Corrent, la nottata ha portato Andrea Mandorlini. Il presidente Piccoli ha deciso di chiamarlo per risollevare le sorti della squadra. Una scossa. La classifica dice 31 punti e terz’ultimo posto, serve dare una svolta per provare a uscire dalla zona rossa e tentare una salvezza diretta. Mancano ancora dieci giornate e c’è tempo e modo per raddrizzare la stagione. Il Mantova ha scelto Mandorlini, uomo d’esperienza e capace di grandi imprese nella sua carriera da giocatore e da allenatore.

Andrea Mandorlini

Gli insegnamenti di Trapattoni ai tempi dell’Inter, poi le esperienze in panchina dove ha trovato tante soddisfazioni facendo molta gavetta. Dalla D fino alla Serie A, una storia di lavoro e sacrificio. Nessun regalo, ma soltanto la voglia di arrivare e mettere in pratica le sue idee sul campo. Da Verona a Mantova, un legame con Setti che si ritrova a distanza di qualche anno. Dalle imprese coi gialloblu alla speranza salvezza coi lombardi, Mandorlini è pronto per la nuova avventura.

L’Inter di Trapattoni e lo scudetto

La carriera da calciatore di Andrea Mandorlini ha vissuto di tante esperienze, culminata poi con quella dei record con l’Inter. Nella stagione ’88-’89 c’è anche il suo zampino nella cavalcata che ha portato poi al 13esimo scudetto dei nerazzurri. Centrale della difesa in una squadra composta da grandi campioni (Matthaus, Bergomi, Baresi, Serena giusto per citarne alcuni) e guidata in panchina da Giovanni Trapattoni. Mandorlini ha saputo essere leader e allenatore in campo per idee e gestione della squadra sul terreno di gioco. 

Una vita, quella in nerazzurro, vissuta in pieno per i trionfi arrivati nelle sette stagioni ad Appiano. Non solo lo scudetto ma anche la Supercoppa Italiana e la Coppa Uefa nel ’91. Una storia di successi sul campo con la voglia di mettersi in gioco. Dal campo alla panchina il tragitto è sempre breve per tanti, ma poi la differenza la fa il saper mettere in pratica le idee. Di strade facili Mandorlini non ne ha mai avute, ha sempre dovuto sudare per guadagnarsi ogni risultato ottenuto. Lavoro e sacrificio un mantra da mettere nella testa ai giocatori. L’addio al calcio e l’inizio della nuova avventura in panchina.

Mandorlini Mantova

Dalla D a uomo promozioni: Mandorlini e la storia a Verona

Se la carriera da giocatore di Andrea Mandorlini è stata densa di successi, quella da allenatore non è da meno. Non solo trofei, ma soprattutto risultati importanti tra promozioni e salvezze ottenute. Dalla D alla Serie A sempre e solo con un obiettivo: lavoro e sacrificio. Due punti imprescindibili nello schema tattico e di idee dell’allenatore ravennate. Proprio a Ravenna trova la prima soddisfazione in panchina. Dalla C alla B, la prima promozione datata 1996. 

Quello di Ravenna è soltanto il primo gradino di una scalata arrivata fino alla Serie A. Nel mezzo le gioie vissute con Spezia (dalla C2 alla C1), l’Atalanta (dalla B alla A) e poi la storia con il Verona. La doppia promozione in due e un legame stretto con il patron Setti davvero importante. Dalla C1 alla B, un mezzo miracolo per la posizione in classifica in cui aveva preso la guida della squadra. Poi la vittoria del campionato di B e la panchina d’argento ottenuta l’anno successivo. In Serie A a Verona riesce a esprimere il suo miglior calcio guidando la squadra a suon di punti e record. Un amore vissuto a 360° e un legame con la piazza indissolubile. Così come quello con Setti che ora ritrova anche a Mantova.

Mandorlini padre e figlio

L’esperienza vincente col Cluj e il ritorno in Italia

Prima delle stagioni d’oro con il Verona, Mandorlini è ‘scappato’ all’estero per mettere in pratica le sue idee di calcio. Ad aspettarlo il Cluj, in Romania. Una sola stagione, ma ricca di emozioni e trionfi. La squadra torna a vincere il campionato (il secondo nella storia della società) insieme a Coppa e Supercoppa. 

Una stagione fantastica per lui vissuta come sempre al massimo delle possibilità. Lavoro e sacrificio come mantra, con la voglia di tornare in Italia. Le emozioni di Verona, cinque anni stupendi, prima di lasciarsi. L’addio doloroso e poi le esperienze di Genoa e Cremonese (con cui conquista la salvezza in B) e poi Padova con la promozione sfiorata. Da luglio 2021 è rimasto svincolato e a distanza di due anni è pronto a tornare in sella per guidare i lombardi a un’altra impresa. Dalle promozioni alla salvezza, lavoro e sacrificio: il Mantova abbraccia Mandorlini.

A cura di Simone Brianti