Pucciarelli ritrova la rete dopo tre mesi e con una doppietta salva la Vis Pesaro
Credit: Vis Pesaro
La salvezza della Vis Pesaro risponde ad un preciso nome e cognome: Manuel Pucciarelli. Leadership ed esperienza messe al servizio della propria squadra nel momento decisivo. In entrambi i finali dei due tempi della sfida playout contro la Recanatese c’è la firma dell’attaccante classe 1991. Nella mente e nel cuore dei tifosi biancorossi rimarrà soprattutto la seconda marcatura dell’ex Chievo Verona. Il gol del 4-3 arrivato al 95‘. L’ultimo sussulto che diventa magia. Per Pucciarelli la doppietta ha rappresentato una liberazione in tutti i sensi. Ha salvato la sua squadra ed ha ritrovato la via del gol a distanza a tre mesi dall’ultima volta.
Un 2023/24 difficile per Pucciarelli, condito da un finale perfetto
La stagione 2023/24 non è stata semplice nè per la Vis Pesaro nè per Manuel Pucciarelli. Al suo secondo anno nella località marchigiana è stato sicuramente più protagonista – 36 presenze contro le 22 del 22/23 – ma in termini realizzativi non ha registrato numeri sfavillanti. Oltre la già menzionata astinenza dal gol per tre mesi, Pucciarelli ha siglato appena 6 gol in totale – compresa la doppietta con la Recanatese appunto.
Al termine di una stagione difficile c’è però stata la perfetta conclusione. Stellone si è affidato a lui per scongiurare il pericolo retrocessione e Manuel non ha tradito. Ha disputato una partita praticamente perfetta. Sempre al centro del gioco. Sempre pronto a mettersi a disposizione dei suoi compagni. Qualità che tante volte, ben 136, ha messo in mostra anche nella massima serie del campionato italiano. Col Chievo Verona e con l’Empoli è riuscito a costruirsi una carriera di alto profilo e per diversi hanni ha rappresentato un punto fermo di entrambe le formazioni. Fino al suo ritorno in terza serie. Due anni, come detto, complicati ma alla fine, negli ultimi istanti disponibili, le soddisfazioni sono arrivate. Se la Vis Pesaro giocherà in Serie C nel 2024/25, il merito principale è di Manuel Pucciarelli.