“Il tempo dà ragione a chi ce l’ha”. A Trieste lo sanno bene. E ad aver ragione è stato ancora una volta Mauro Milanese. L’amministratore unico della Triestina non hai mai smesso di credere nella sua squadra. E dopo un inizio anno tutt’altro che semplice, gli uomini di Bucchi hanno ripreso il loro cammino. Idee e investimenti, ma soprattutto fiducia e passione. Milanese è il vero pilastro della Triestina, il simbolo di una rinascita appena cominciata.
Il cognome potrebbe trarre in inganno, ma Mauro Milanese è un triestino doc. Un legame con la città iniziato fin da bambino. Un amore per il calcio unitosi ben presto a quello per la Triestina. La squadra dei suoi sogni che ben presto li ha realizzati. L’esordio in Serie A e l’inizio di una carriera da calciatore che lo ha visto indossare diverse maglie, senza mai togliere quella della sua squadra del cuore. La sua seconda pelle. E quando ha potuto è sempre tornato. Lo ha fatto in modo particolare nel febbraio 2016. Alla notizia di un imminente fallimento della Triestina, non ci ha pensato due volte ed è subito rientrato a casa. Ha preso le redini della società e un passo alla volta ha cercato di ricostruire. Ma guai a farlo passare per un eroe. Per lui è stato solo un gesto d’amore. Puro e semplice.
E così è sempre stato nel corso degli anni. Si è preoccupato di trovare degli investitori e ne è diventato amministratore unico. Sempre al fianco della sua amata Triestina, portandola ad una definitiva rinascita. E anche nei momenti difficili, Mauro Milanese non si è mai arreso. Idee e investimenti, ma soprattutto tanta passione. In estate ha scelto Bucchi per puntare sempre più in alto. Un forte segnale alla piazza. Come gli arrivi di giocatori importanti: Trotta, De Luca e Crimi, giusto per citarne alcuni. La passione non ha mai influito nella sua lucidità di pensiero. La Triestina per lui è una cosa seria. E nonostante un inizio anno complicato e le critiche arrivate alla sua squadra, la fiducia nelle sue idee e nei suoi uomini non è mai mancata. E ora i risultati stanno tornando. Un pareggio e tre vittorie consecutive nelle ultime quattro partite. La rinascita è appena iniziata e Milanese non vuole fermarsi qua. La Serie B è l’obiettivo. La Serie A il sogno. A Trieste da giocatore è diventato realtà, chissà che non possa diventarlo anche da dirigente.
A cura di Filippo De Gradi
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