Triestina: la storia di una rinascita

Come i biancorossi sono passati dal fondo della classifica ai piani alti

trotta triestina
13 Dicembre 2021

Redazione - Autore

2 punti nelle prime quattro giornate ed i playoff che si facevano sempre più distanti. Un’anomalia nel sistema e nelle ambizioni della Triestina, che da sempre è una squadra che, nel proprio DNA, aspira a essere competitiva per i piani alti. L’obiettivo è da anni quello di tornare in Serie B, categoria che manca da 10 anni, con fallimenti e dilettanti di mezzo. Ora, la squadra di Bucchi, vive un momento di grande forma. Sette risultati utili consecutivi e quinto posto in classifica. Una rinascita, quella della Triestina, che nasce anche da quel momento di difficoltà.  

Testa e “corto muso”: i punti chiave della risalita

La delusione per la sconfitta arrivata al 93esimo contro la Juventus U-23 per mano di Marley Akè era troppo cocente per non reagire. Da quel 22 settembre, nelle restanti quattordici partite arrivano solamente due sconfitte, contro AlbinoLeffe e Renate, due delle squadre più in forma in quel periodo di campionato. Battute di arresto che fanno bene alla squadra che non si è mai scomposta e non si è mai lasciata andare a momenti di estrema esaltazione.  

La concretezza è il simbolo della Triestina ed il famigerato “corto muso” la fa da padrone. Prendendo in esame tutta la stagione dei giuliani, le vittorie arrivate con un solo gol di scarto sono ben sei. Il gioco potrà anche non essere perfetto, ma quando bisogna metterla dentro, i ragazzi di Bucchi si fanno trovare sempre pronti. 

La rinascita della Triestina passa per Ligi 

E nelle ultime uscite, la Triestina ha trovato anche un nuovo bomber, che di mestiere però fa tutt’altro. Il nome corrisponde a quello di Alessandro Ligi, professione difensore centrale, ma goleador all’occorrenza. E la sua squadra ne aveva bisogno di reti. Le ultime due sono risultate a dir poco decisive: la prima, oltre a quella contro il Renate, è arrivata contro la Pro Vercelli, rendendo vano il gol della bandiera siglato da Silenzi. L’altra l’ha realizzata nell’ultima giornata, sbloccando l’ostica partita contro la Giana Erminio. Altro gol decisivo, vista la vittoria di misura ottenuta dagli uomini di Bucchi. 

La rinascita della Triestina passa dunque sicuramente dalla consapevolezza nei proprio mezzi acquisita nelle prime battute del campionato. Ma, se ora Trotta e compagni possono fare la voce grossa nel campionato, devono ringraziare anche Alessandro Ligi, il difensore goleador.